Petrucci fa nuovamente capire che per Venezia le Olimpiadi rimarranno un sogno              
Durante la conferenza stampa che si è svolta questa mattina al Coni, il presidente Gianni Petrucci ha spiegato che il Comitato Olimpico Nazionale ha stilato un documento che consta di nove punti per fissare i criteri necessari per presentare la richiesta di considerazione per i Giochi Olimpici del 2020.

E’ stato messo in evidenza che le uniche città che attualmente hanno rispettato le regole sono Roma e Venezia. Lo stesso Petrucci, grazie anche alle domande dei colleghi giornalisti, ha fatto capire che è Roma la città che ha la più alta probabilità di diventare la candidata italiana, soprattutto perché la Capitale ha maggiore esperienza organizzativa, e un buon numero di impianti già utilizzati per grandi eventi, cose che Venezia non ha. Epressamente Petrucci ha  detto che "noi daremo una valutazione sulla candidatura che abbia la maggiore credibilità internazionale. Sceglieremo sulla base delle esperienze, ma soprattutto sulle cose visibili e concrete. Una città che vuole candidarsi deve avere qualcosa di già spendibile nel mondo, non solo quello che gli amministratore pensano di poter avere. Presentando una città, noi dobbiamo ritenere che la nostra scelta abbia concrete possibilità di vincere".

Anche i canali specializzati, come "SKY Sport 24", hanno messo in evidenza la notizia con una intervista al numero uno del CONI che ha detto testualmente "la città che si candidata deve avere un minimo di impianti già esistenti".  Ricordiamo che Federico Fantini, direttore del comitato Venezia 2020, aveva detto che questo non era un problema. Evidentemente, per Petrucci, sì.

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Il commento del portale giornalistico "Aqvaalta.com" sul decalogo Coni presentato oggi al termine della Giunta Coni dal presidente Gianni Petrucci.