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Rassegna stampa – L’Azionariato popolare in Italia e in Europa

Se i Tifosi fanno i soci (Economy)            
Sabato 28 Novembre 2009 13:21
Diffuso con successo in Gran Bretagna, Spagna e Germania, il modello dell’azionariato popolare si fa largo anche in Italia. Si parte da Venezia. E anche a Roma c’è un progetto (di Massimo Lucchese)

[Fonte – Economy] L’azionariato popolare ha già conquistato più di 160 squadre inglesi, dalla Premiere League fino alle serie minori. In Spagna e in Portogallo è nel dna di molte strutture, con Barcellona e Real Madrid in prima fila; in Germania sta crescendo in misura esponenziale (Bayer Monaco, Werder Brema e Amburgo le società che vi hanno creduto per prime). In Italia, dopo anni di silenzio, sono al via una serie di progetti: da Roma, Bari, per passare a Pisa, Ancona, Modena, fino a Venezia.
MIchel Platini (numero uno dell’Uefa, il "governo" del football europeo), fautore di un nuovo modello del calcio, ha fatto del fair play il suo cavallo di battaglia. La promozione dell’azionariato popolare rientra in questa politica di condivisione e di pax sociale da esportare negli stadi. Per questo ha deciso di patrocinare la Supporters Direct (Organizzazione mutuale inglese che sta estendendosi in tutta l’Europa) e promuove l’associazionismo dei tifosi in seno ai club.
I soci pagano una quota (dalle 2 sterline al mese dell’Arsenal ai 135 euro annui del Barcellona) e in cambio vengono coccolati, con premi, sconti sui prodotti delle aziende sponsor, accessi ai campi e con corsie preferenziali in occasione dei match clou, di solito off-limits per la maggioranza dei tifosi. Un caso per tutti è quello dell’F.c. Barcelona, campione d’Europa e di Spagna in carica. Lo slogan "Mes que un club" (Più che un club) racchiude la filosofia associativa di questa struttura, che, a fine 2008, contava su 162.979 soci. Quest’anno, sull’onda dei successi sportivi, è stato sfondato il tetto delle 173 mila unità.
L’azionariato popolare è un posizionamento mentale, prima ancora che una scelta associativa. Molti soci del club catalano vivono fuori dalla Spagna e, grazie a questa formula, continuano a essere in contatto con la squadra. Oltre il 17% dei nuovi soci sono infatti tifosi non spagnoli. E i l35% ha meno di 25 anni, grazie al coinvolgimento in programmi dedicati ai giovannissimi. Con le entrate collegate all’azionariato popolare, il Barcellona o il Real Madrid (più di 85 mila soci), possono contare su una liquidità costante, anno dopo anno, superiore ai 15-20 milioni du euro. Vengono investiti in una serie di attività sociale, a partire dallo sviluppo dei vivai delle rispettive polisportive.
In Italia i primi a partire saranno i tifosi del Venezia. A gennaio e prevista una ricapitalizzazione dell’Unione Venenzia Fbc (ora in serie D) e gli attuali soci accetteranno di aprire alla tifoseria fino al 30% del capitale. E’ una rivoluzione che piace anche ad AzionariatopopolareAsRoma, che sta coagulando la voglia di associazionismo della tifoseria. A seguirli nell’individuazione della formula migliore sarà lo studio legale Biamonti, attivo del settore del diritto commerciale e societario. Tra pochi mesi nascerà anche una "Costituente" con 80 padri fondatori, quanti gli anni di storia della AS Roma. Dal tifoso-ideatore Walter Campanile, a giornalisti, liberi professionisti, capi tifosi, ma anche semplici fan, per rendere il movimento il pià popolare possibile. L’obiettivo primario è arrivare ad avere un posto del consiglio di amministrazione.

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