Anche le “governance degli sport migliori” devono fare riferimento, alla teoria dell’economista Claiton Christensen , secondo la quale,  “uno dei segreti di un solido business, è capire quando serve cambiare il modello di business”.La “strategia vincente” per il medio periodo, è finalizzata a programmare  con “prudenza” i prossimi “budget di spesa” dei club sportivi, e ricercare nel contempo nuove “fonti di finanziamento”.Un’indagine della Fondazione Censis, rileva nell’ambito dell’azienda sport, una flessione di contratti pubblicitari e di sponsorizzazione, ed una crescita per gli investimenti sportivi via internet e direct.   Secondo la ricerca Censis, gli ultimi dati stimati sugli investimenti pubblicitari in Italia segnalano un calo complessivo degli investimenti pubblicitari a fine 2009 pari a -12%  rispetto al 2008 .Tale contrazione è dovuta soprattutto ai minori investimenti attivati  da  piccole e medie Imprese  che agiscono “localmente” in territori circoscritti. L’effetto è significativo se si pensa che:-su 100 società sportive solo il 5,5% ha visto incrementare le proprie entrate tra il 2008 e il 2009-il 60,7% ha visto ridursi il proprio “giro d’affari”-ed 1 su 3 ha mantenuto inalterato il proprio budget.Anche per le sponsorizzazioni, secondo una stima a livello europeo  il 2009, fa segnare un decremento del -11,3%, mentre Ipsos segnala per l’Italia un -8,6%.Nonostante ciò, le prospettive per il 2010 restano piuttosto scoraggianti, se si ritenere infatti che sarà proprio l’attività sportiva a subire maggiormente il ciclo negativo dell’economia.Le previsioni per 2010 indicano infatti:-che per il 36,3% delle società  le entrate diminuiranno rispetto al 2009;-che per il 42,7% delle società  le entrate resteranno le stesse del 2009;-che per il 21,1% delle società  le entrate aumenteranno rispetto al 2009Tutto ciò si traduce in ricorsi ad autofinanziamento, riduzione di stipendi, conseguente riduzione dell’attività sportiva e di tutti quei valori positivi che lo sport è in grado di comunicare.Al momento, per vincere la sfida allo “sport austerity”, l’unica alternativa positiva riguarda l’applicazione dell’istituto dell’azionariato popolare anche per gli “sport migliori”.  Gli effetti dell’attuale crisi finanziaria mondiale , modificano le “strategie dell’azienda sport” , ed in tale ottica il Centro Studi di  Salernitana Sporting propone l’azionariato popolare per gli “sport migliori”. L’ipotesi dell’azionariato popolare per gli sport migliori, risulta essere innovativa e propositiva per supportare i problemi legati alla crisi delle sponsorizzazioni.