Riforma Senato: Calderoli (Lega) presenta 83 milioni di emendamenti. Ostruzionismo da guinness
Tutto iniziò con Marco Pannella (famoso per le sue maratone estenuanti in aula per se stesso, ma, soprattutto, per gli altri “colleghi”), fondatore del Partito Radicale. Poi sono arrivati i pentastellati di Beppe Grillo, con aule occupate, parlamentari imbavagliati o che si scagliano contro i seggi del Governo Renzi. Adesso ci si mette Roberto Calderoli, senatore Lega Nord che con la leggiadrezza di una libellula sul photo-finish ha scaricato ben 83 milioni di emendamenti. Una cifra “monstre”, che si sta trasformando in un caso di cronaca per il volume del materiale prodotto. Andrea Sarubbi, ex parlamentare PD (pre-Renzi) e fondatore del progetto #OpenCamera, su Wired ha spiegato magistralmente cosa sta succedendo, ma anche gli aspetti al limite del kafkiano di questa “genialata” parlamentare. Per la cronaca Forza Italia anch’essa all’opposizione ha presentato appena 1000 emendamenti. Dei Boy-scout rispetto ai leghisti.
“…Sono quasi 83 milioni gli emendamenti presentati (e generati automaticamente) dal senatore leghista. Una nuova forma di ostruzionismo. Dovevano essere 6 milioni di emendamenti al ddl Boschi sulle riforme costituzionali, per intasare il Senato, ma Roberto Calderoli ha voluto strafare: grazie all’article spinning, un metodo utilizzato anche in rete per evitare le duplicazioni di testi, è arrivato a 82.730.460.
Un primo calcolo nasometrico dice che, se si esaminassero tutti gli emendamenti a un ritmo frenetico (uno al minuto, 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, senza un attimo di sonno e senza pause pipì), il Senato impiegherebbe 157 anni e 4 mesi. Iniziando oggi, insomma, si finirebbe oltre il Capodanno 2173…” www.wired.it
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