Rio, atleti russi esclusi dai Giochi Paralimpici
Non si placano le polemiche anche ai Giochi Paralimpici di Rio 2016 (7-18 settembre). E la pietra dello scandalo è ancora il caso doping (secondo la Wada – agenzia mondiale anti-doping – di “Stato”) degli atleti russi, in tutte le discipline. A Rio non c’è stata una esclusione totale, ma solo nel settore dell’atletica leggera, poi tutte le Federazioni internazionali hanno potuto decidere autonomamente se ammettere o escludere atleti russi attivi nelle singole discipline olimpiche. Una soluzione “mediana” che ha salvato la faccia del CIO e consentito al Comitato olimpico nazionale russo di poter schierare comunque un buon numero di atleti. Adesso però arriva questa nuova “tegola” in ambito paralimpico.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna infatti ha respinto il ricorso presentato dal Comitato Paralimpico russo contro l’esclusione degli atleti dalle Paralimpiadi di Rio 2016. Il ministro dello Sport russo Vitaly Mutko si è scagliato contro la sentenza definendola “scandalosa, non legale ma politica”. Il premier Dmitrij Medvedev ha sottolineato che “..E’ un colpo a tutti i disabili, non solo quelli russi” motivato “dal desiderio di alcuni alti funzionari del movimento Paralimpico di eliminare forti avversari”.
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