E’ proprio in questo ambito che giorno dopo giorno si aggiungono nuove aziende disposte a effettuare forti investimenti in vista delle Olimpiadi, nella speranza di ottenere  un ritorno, se non economico, almeno di brand. Strano pensare come in quasi dieci anni, da quando il CIO ha aperto agli investitori privati, nel lontano ‘96 l’unico sponsor era la Coca-Cola: ora si supera la bellezza di 200 sponsor tra multinazionali e aziende locali e Rio 2016 potrebbe concedere più libertà anche agli atleti di promuovere i propri sponsor personali(leggi qui). Particolare attenzione desta partnership con due colossi del settore tecnologico come la Microsoft e la Symantec. Entrambe le aziende hanno stipulato un contratto di circa mezzo milione ognuno, la Microsoft per ottenere la possibilità di gestire il traffico web che, secondo gli esperti, dovrebbe aumentare del 60% rispetto a Londra 2012. In più, gestisce i siti web atti a promuovere l’evento tramite internet e la creazione e gestione dei software durante le gare olimpioniche. La Symantec, invece, tramite questa sponsorizzazione gestirà la sicurezza e la privacy dei dati web, tema sensibile di quest’età digitale, dei circa 10.500 atleti previsti, più relativo staff e autorità. (fonte: www.swimbiz.it)

Manca ancora un anno alle Olimpiadi di Rio 2016 e in attesa delle gare sportive, dove specialmente nel nuoto si attendono nuovi primati, i Giochi stanno già stabilendo record nell’ambito degli investimenti da parte del settore privato. 7 miliardi di dollari, questo è il costo per sostenere Rio 2016, quasi il doppio rispetto all’ultima edizione e il comitato organizzatore cerca di recuperare almeno il 51% delle spese dalle sponsorizzazioni.