Rio2016 si avvicina: medaglieri a confronto
Questa analisi segue le prime due “Aspettando Rio” e “ In attesa di Rio” e anch’essa si prefigge di individuare altre angolazioni da cui osservare i “risultati olimpici” ed avere spunti per analisi e valutazioni diversi dal tradizionale “medagliere”. L’analisi in questione nasce dal gruppo di lavoro messo in campo dall’Accademia Nazionale dei Maestri dello Sport.
Gli aspetti valutati in questa terza analisi sono:
- Come sono cambiati i numeri da Roma 1960 a Londra 2012
- Un’analisi del medagliere, che comprenda le due sessioni olimpiche del quadriennio: Londra 2012 e Sochi 2014
- Le Paralimpiadi
Nelle quattordici edizioni dei Giochi Olimpici Estivi, nel corso di 52 anni, cosa è cambiato?
- I Paesi partecipanti sono passati da 81 a Roma a 205 a Londra
- Le medaglie in palio da 150 a 302
- I paesi vincitori di almeno una medaglia da 44 a 86
- Gli sport in programma sono passati da 19 a 26
- Le specialità sono passate da 150 a 302
- La durata dei Giochi è rimasta invariata: 16 giorni di gare sia a Roma che a Londra
GRAFICO 1
Si può facilmente notare come, da Roma a Londra, ad un aumento del 150% dei paesi partecipanti corrisponda un incremento del 100% sia nel numero di medaglie in palio che nel numero dei paesi vincitori di medaglie.
Anche il numero degli atleti partecipanti ha avuto un incremento di circa il 100% passando dai 5.338 atleti di Roma ai 10.973 di Londra.
Come si osserva nel secondo grafico le presenze maschili passano gradualmente da 4727 a 6113, un aumento di circa il 50%, mentre quelle femminili dalle 611 di Roma arrivano a 4860 a Londra con un incremento del 800%.
Questo è un dato che merita di essere valutato in profondità.
E’ necessario ricordare che alcune edizioni Olimpiche hanno subito “boicottaggi” per motivi diversi e anche di peso diverso, ma che comunque ne hanno alterato i numeri di partecipazione.
Un’altra osservazione interessante riguarda i piazzamenti nel medagliere dei paesi organizzatori. Italia, Giappone e Regno Unito al terzo posto, Germania Ovest, Corea del Sud e Australia al quarto posto. Per tutti il miglior risultato mai conseguito.
Questa osservazione ci ha indotti ad approfondire l’analisi,che avevamo fatto nel primo numero, cioè la verifica dell’andamento dei risultati delle Nazioni Organizzatrici nei tre quadrienni precedenti e di quello successivo alle Olimpiadi casalinghe.
A partire dalle Olimpiadi di ROMA 1960 abbiamo confrontato due dati:
- Il piazzamento nel medagliere finale
- Il numero totale delle medaglie vinte nella singola edizione.
Da questo confronto abbiamo osservato che tutti i Paesi organizzatori hanno ottenuto il miglior risultato di sempre nel medagliere finale.
Tutti hanno vinto il numero maggiore di medaglie di sempre.
Tutti hanno avuto una significativa flessione nelle edizioni successive dei Giochi.
SESSIONI ESTIVE ED INVERNALI NELL’ULTIMO QUADRIENNIO: LONDRA 2012 E SOCHI 2014
I dati in sintesi:
Londra 2012 | Sochi 2014 | |
Paesi partecipanti | 205 | 88 |
Atleti partecipanti | 10973 | 2860 |
Uomini | 6113 | 1770 |
Donne | 4860 | 1090 |
Medaglie in palio | 302 | 98 |
Paesi vincitori | 86 | 26 |
GRAFICO 1: medaglie vinte a Londra 2012 ed a Sochi 2014
Dai numeri di partecipazione e medaglie in palio, nelle due Olimpiadi osservate, possiamo rilevare che il rapporto Olimpiadi Estive/ Olimpiadi Invernali è di circa 3 a 1.
I paesi che rispettano questo rapporto con riferimento al numero di medaglie ottenute sono: l’Italia e la Corea del Sud. Anche gli USA e la Russia sono vicine al rapporto 3:1.
La Francia e la Germania presentano un rapporto più favorevole alle Olimpiadi Invernali, mentre Cina, Regno Unito e Australia mostrano la loro scarsa attenzione ai giochi invernali.
Tutt’altro discorso per Olanda e Canada e, soprattutto, Austria che hanno più successi nei giochi invernali che negli estivi.
UN’ANALISI SULLE PARALIMPIADI
Anche se siamo consapevoli dell’importanza dei risultati, sia tecnici che numerici, ottenuti da atleti e paesi ai Giochi Paraolimpici, ci siamo soffermati ad osservare l’andamento dei risultati, in base alle medaglie ottenute, dei paesi organizzatori dell’evento negli ultimi anni ed esattamente le due sessioni estive precedenti, quella in casa e quella successiva di Australia, Cina e Regno Unito. In più abbiamo verificato anche la Germania.
GRAGICI COMPARATIVI
Guardando i grafici di Australia e Regno Unito, appare evidente il parallelismo di andamento del medagliere totale tra Olimpiadi e Paralimpiadi.
La Cina, come succede spesso, ha una crescita molto più significativa e che continua anche nelle Paralimpiadi successive a quelle casalinghe.
La Germania mostra una decrescita continua, simmetrica anche questa in ambedue gli appuntamenti.
Sia che si tratti di Olimpiadi che di Paralimpiadi, la voglia di far bella figura nei giochi casalinghi innesca un meccanismo virtuoso che, a prescindere da tutto, porta dei miglioramenti nei risultati molto significativi.
Questo ” meccanismo virtuoso” andrebbe analizzato a fondo per capirne i fattori determinanti.
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