Riordino gioco online, i piani del Governo: concessione a 7 milioni di euro
Il Ministero dell’Economia (MEF) potrebbe presentare – in una delle prossime riunioni del Consiglio di ministri – il primo decreto legislativo post-delega fiscale in materia di giochi. Tante le novità in arrivo, secondo quanto riferiscono fonti del Mef ad Agipronews. La concessione costerà tanto, oltre 20 volte la cifra versata qualche anno fa (300mila euro): stavolta il prezzo giusto sembra 7 milioni di euro (anche se potrebbe essere ancora limato al ribasso), con il limite di cinque licenze per ogni singolo gruppo. La proliferazione dei siti di gioco che vendono il prodotto del concessionario – le cosiddette skin, attualmente circa 500 – sarà limitata: ogni concessionario potrà aprire un sito per ogni gioco online. In attesa del riordino del settore retail, previsto nei prossimi mesi dopo un confronto con le regioni in Conferenza Unificata, nessun cambiamento fiscale è previsto: ci sarà peraltro un ritocco verso l’alto del canone di concessione, che sarà portato al 2% del compenso dell’operatore online. Si accelera sulla lotta alla ludopatia: confermate – secondo quanto si apprende – misure come l’autolimitazione al gioco (tempo, spesa e perdita di denaro), la diffusione di messaggi di prudenza durante le partite e l’imposizione di limitazioni all’utente basate sul livello di deposito nel conto gioco. Per i concessionari sarà obbligatorio investire una somma cospicua per campagne informative di comunicazione sul gioco responsabile. Regole e limiti in arrivo per i Punti vendita ricarica (Pvr), i centri servizi che svolgono attività di supporto ai concessionari online. Il Mef ribadisce che sarà possibile vendere ricariche ma allo stesso tempo sarà vietato il pagamento delle vincite e qualsiasi altra forma di prelievo dai conti di gioco all’interno del locale. I pagamenti in entrata e in uscita dovranno passare attraverso gli strumenti finanziari tradizionali tracciati, questo è il principio fondamentale che dovrà essere rispettato dagli operatori. Non solo, occorrerà iscriversi a una sorta di albo presso l’Agenzia delle Dogane, con un costo di iscrizione annuale di 50 euro. Saranno abilitati gli esercizi con specifica licenza di polizia per il gambling: agenzie di scommesse, sale slot, Bingo, tabaccherie con una sezione dedicata, ma anche bar, ristoranti, alberghi, edicole. Non si ferma neanche la lotta del Mef al gioco illegale, in particolare dopo lo scandalo dei giocatori di calcio di questi giorni: saranno stabilite nuove misure per escludere l’offerta su Internet da parte di soggetti privi di concessione. Infine, un altro provvedimento – realizzato con Bankitalia – impedirà ai gestori di servizi di pagamento ogni transazione da o verso soggetti privi di concessione. Il decreto legislativo sui giochi online – salvo ripensamenti – dovrebbe essere proposto al Consiglio dei Ministri nel corso della prossima settimana. Prima di essere adottato, sarà poi trasmesso alle Camere per acquisire il parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che sarà reso entro trenta giorni dalla data di trasmissione. La prima misura – concludono le fonti istituzionali – dovrebbe essere l’indizione del bando di gara per le concessioni online, nei primi mesi del 2024.
No Comment