Punto e a Capo

“Roma non è solo Tor di Quinto”

Ci avete fatto caso? Da un pò di giorni Roma non è più la Città Eterna, la culla della civiltà, la Capitale, “Caput mundi”. E non è neanche più la Tiburtina, né la collina Fleming, tanto meno i Parioli o la Bufalotta. Da qualche giorno Roma è solo Tor di Quinto. Che, con tutto il rispetto e la commozione per quant’è accaduto pochi giorni fa, è diventato quasi una manna dal cielo per chi vuole sbancare l’auditel. Lì, dove è avvenuto l’eccidio della signora Reggiani, ci si possono trovare cronisti appostati alle sei del mattino e alle dieci di sera, così, tanto per far capire la pericolosità del posto. Perché “solo” a Tor di Quinto, secondo quel che ci vogliono far intendere, c’è pericolo d’essere rapinati, violentati, uccisi. Con buona pace di chi abita in altre zone della capitale e adesso potrebbe dormire sonni tranquilli, secondo i maghi dell’informazione. Dimenticando che un’altra donna, Vanessa Russo, pochi mesi fa è stata barbaramente uccisa da una romena. A una fermata della metro venne perforata a un occhio con la punta d’un ombrello. Nessuno si appostò, dopo quel delitto, nelle fermate metrò per far percepire il pericolo. Se qualcuno riesce a spiegare perché adesso arrivano i decreti d’espulsione immediata e quando mori Vanessa successe il nulla, saremmo tutti un po’ più tranquilli.


* giornalista sportivo e scrittore

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Marcel Vulpis

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