Roma09 – La Cina commenta la spedizione e il tema dei costumi hi-tech
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2009-08-03 16:58:16 cri | ||||
Il 2 agosto, ora locale, si sono conclusi a Roma i 13mi Campionati mondiali di nuoto. La delegazione cinese ha conquistato il primato nel medagliere e il secondo posto, dopo gli Usa, nel medagliere delle gare individuali, ottenendo i migliori risultati dal record delle 12 medaglie d’oro ai mondiali del 1994. Dopo un lungo silenzio, come ha potuto "esplodere" la squadra di nuoto cinese, e che tipo di aiuto ha ricevuto dal controverso costume tecnico-scientifico? Lo splendore potrà continuare per altri tre anni, fino alle Olimpiadi di Londra?
Oltre alle 7 medaglie d’oro nei tuffi, una tradizionale disciplina di eccellenza della Cina, la squadra cinese ha conquistato 4 medaglie d’oro, 2 d’argento e 4 di bronzo, battendo anche 4 record mondiali. Reggendo la medaglia d’oro negli 800 stile libero maschile, appena ricevuta, Zhang Lin piangeva di gioia. Infatti, per ottenere questo oro in un campionato mondiale, i campioni cinesi hanno dovuto aspettare quasi 60 anni, e Zhang Lin stesso ha lottato per ben 9 anni. "Si può considerare un exploit dei campioni cinesi sulla scena mondiale, che nella storia del nuoto hanno atteso questa medaglia d’oro per tanti anni! In realtà, per me, la scorsa edizione dei mondiali di nuoto è stata un minimo storico, ma quello che abbiamo fatto oggi, io?so che sto balbettando, ma ringrazio davvero tutti coloro che mi hanno aiutato." Anche Zhao Jing, vincitrice dei 50 dorso femminili battendo il record mondiale, piangeva di gioia: "Sono felicissima e davvero emozionata oggi, troppo emozionata, non ci avevo pensato, voglio calmarmi, ma sono troppo emozionata, è il mio primo titolo mondiale, trovo di aver nuotato bene oggi, meglio del previsto, volevo sempre dimostrare il mio valore, e alla fine ci sono riuscita, che gioia! " La squadra femminile cinese, battendo il record mondiale, ha vinto l’oro nella staffetta 4×200 stile libero e nei 4×100 misti, dopo ben 6 anni dall’ultimo oro in una staffetta mondiale della squadra cinese. Se le due discipline individuali di Zhang Lin e Zhao Jing non sono olimpiche, il significato della vittoria della Cina in queste due staffette olimpiche sui tradizionali campioni Usa e Australia è ancora maggiore. Negli ultimi anni, visto il continuo aumento dei talenti e il costante avanzamento dell’innovazione tecnologica, in particolare dopo la comparsa dei costumi high-tech, la squadra cinese di nuoto è sprofondata nel silenzio sull’arena del nuoto internazionale. Ai mondiali di nuoto del 2007, la squadra cinese non ha vinto neanche un oro, e alle Olimpiadi del 2008, quando giocava in casa, se ne è solo aggiudicato uno. Sin dall’apertura dei mondiali di nuoto di Roma, grazie all’aiuto dei costumi high-tech, nell’arco di 8 giorni, molti record mondiali sono diventati storia. Prima delle gare, la squadra cinese non ha proclamato gli obiettivi degli ori, chiedendo solo agli atleti di impegnarsi, il che è risultato nella loro super prestazione. L’allenatore della squadra cinese, Pan Jiazhang, ha rivelato che col permesso dello sponsor Speedo, Zhang Lin, Zhao Jing e la squadra della staffetta 4×200 stile libero femminile hanno vinto il titolo indossando costumi Jaked, che si dicono più rapidi di Speedo, e che a Roma hanno già creato molti record mondiali. Tuttavia, egli ritiene che anche se il costume è buono, la chiave è che con i Jaked addosso gli atleti si sentivano più sicuri di sé nelle gare, per cui è la fiducia nelle proprie forze che ha li ha fatti stravincere a Roma. Negli ultimi giorni, la Confederazione internazionale di nuoto ha deciso che a partire del 2010 proibirà agli atleti di indossare nel corso delle gare costumi high-tech anti-acqua e in grado di aumentare la galleggiabilità. L’allenatrice della squadra cinese Chen Yinghong ritiene che questo sia buono per la squadra cinese, che potrà concentrarsi con calma sull’allenamento nelle tecniche di nuoto, e partecipare alla gare su una base più giusta. Il nuoto cinese ci appresta a rivolgere gli sguardi alle Olimpiadi 2012 di Londra. fonte: CRIonline.it |
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