Roma2024 e Ignazio Marino: Se c’era dormiva…
(di Marcel Vulpis) – Ignazio Marino a Di Martedì (programma condotto da Giovanni Floris su La7) questa sera ha parlato, oltre che della sua esperienza (non troppo positiva) da sindaco, anche di Olimpiade e del progetto della candidatura di Roma2024.
Alla domanda di Floris su Roma2024 a sorpresa, Marino ha fatto notare che non si sa nulla del dossier della candidatura italiana (peccato che proprio domani sarà svelato al PalaEur dal Comitato alla presenza dei vertici del CONI, della politica e dell’economia italiana). Non pago l’ex sindaco di Roma, che pochi mesi fa era in pole position nell’apposizione delle firme per la candidatura, insieme proprio a Malagò e Montezemolo in Campidoglio, ha sottolineato l’importanza di un referendum per rendere partecipi (attraverso uno strumento democratico) i cittadini romani.
Tutto molto bello, ma gli chiediamo: a) perché non l’ha fatto o detto quando era sindaco e stava firmando le carte della candidatura? b) non ritiene di essere poco credibile nell’affermare simili proposte oggi che deve ricandidarsi a sindaco e prova a cavalcare, insieme a Stefano Fassina (Sinistra Italiana) e Riccardo Magi (Radicali Italiani), un’idea chiaramente di profumo elettorale, sbandierando, senza convinzione, la tesi della “discontinuità“?. Non ce ne voglia l’ex sindaco, ma con un pizzico di ironia amara gli rivolgiamo una ulteriore domanda: “Se c’era ai tempi della firma della candidatura, dormiva?” (nella foto un momento della firma con Giovanni Malagò).
Quello che non ha capito Marino è che stasera sarebbe stato più intelligente confermare il proprio sostegno ad un progetto di cui, a torto o a ragione, è stato parte attiva, visto che la candidatura viene lanciata proprio dalla città candidata e dal suo sindaco. Non si può cambiare repentinamente opinione solo perché oggi è più utilitaristico comportarsi come bastian contrario.
Stasera è partito un colpo su Roma2024 da quello che doveva essere un “amico” del progetto. Invece oggi abbiamo capito che anche Marino è entrato piuttosto nella lista del “fuoco amico“.
Non ci stupiamo più, caro ex sindaco, perché, ormai, la realtà è superiore alla fantasia, ma stasera ci ha perso in stile e credibilità! Questa è l’unica certezza.
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