Il presidente della Federugby italiana, Giancarlo Dondi, non ha avuto problemi nei giorni scorsi a spiegare la sua posizione in merito ai rumour (lanciati da questo stesso portale giornalistico) di un interesse della F.I.R. alla candidatura dei Mondiali 2015 e/o 2019.

"In occasione dell'evento iridato francese, ho potuto constatare che gli stessi transalpini, hanno dovuto creare una società partecipata dallo Stato al 48% per arrivare a organizzare una manifestazione mondiale di simile portata. Lo stesso sarebbe avvenuto per il Giappone, se quest'ultimo avesse vinto la sfida del 2011 (si disputeranno invece in Nuova Zelanda).

Dobbiamo provarci per il 2015 così come per il 2019, ma servono risorse importanti e un progetto come il Giappone, ovvero innovativo". Al margine del suo intervento Dondi, dopo aver ringraziato il nuovo sponsor (gruppo Fiat con il marchio Iveco), ha sottolineato che il contratto con l’Iveco si protrarrà per due anni, che il marchio torinese apparirà anche sulle divise degli arbitri e sui palloni utilizzati in tutti gli incontri (eccezion fatta per le gare del Sei Nazioni e del Super 10).

L’industria piemontese fornirà anche una flotta di vetture Alfa Romeo alla F.i.r. e sarà al fianco dell’Accademia di Tirrenia, che da un paio d’anni rappresenta un fiore all’occhiello della Federazione.