Rugby – I numeri del fenomeno rugby italiano
"…La prima buona notizia riguarda lo sponsor unico della manifestazione: nonostante i rovesci che l’hanno interessata, la Royal Bank of Scotland, il cui contratto scadeva quest’anno, ha rinnovato per un altro quadriennio assicurando una cifra complessiva di 20 milioni di sterline. Dal 2010, poi, sono previsti introiti più alti grazie alla rinegoziazione dei diritti televisivi, di gran lunga la voce economica più importante nel bilancio del torneo. Un esempio ci tocca direttamente: se La7 trasmetterà ancora tutte le partite del torneo ormai al via, dall’anno prossimo le dirette dei match andranno criptate su Sky, che ha acquistato i diritti per l’Italia mettendo sul tavolo una cifra complessiva di 13 milioni di euro per il periodo 2010/2013. L’offerta risulta raddoppiata, ma lascia a dir poco perplesso Giancarlo Dondi – presidente della Fir e primo italiano a far parte del comitato esecutivo dell’International Board, la Fifa dell’ovale – che teme ripercussioni negative sulla popolarità del rugby e spera in una soluzione che riporti "in chiaro" capitan Parisse e compagni. E La7, sul punto, sembra intenzionata a intraprendere anche un’azione legale.
Il Sei Nazioni resta il momento-clou, quello che ha permesso ai bilanci federali di compiere grandi passi avanti. Si prevede che quest’anno la suddivisione dei proventi tra le sei partecipanti porti all’Italia circa 8,5 milioni di euro, un po’ meno rispetto ai 10 milioni dello scorso anno a causa della svalutazione della sterlina, valuta "di riferimento" del torneo. Poi bisogna contare gli incassi delle partite casalinghe (il Flaminio, la cui capienza è stata aumentata a 34 mila posti, dovrebbe essere pieno per tutti e tre i confronti interni della Nazionale) e l’indotto di partner, sponsor e fornitori della federazione, che sono più di 25. «In un anno come questo – sottolinea Dondi – il nostro budget è comunque salito da 28 a 29 milioni di euro. Cinque volte tanto rispetto agli 11 miliardi di lire del 2000. Siamo orgogliosi di poter dire che avevamo sei contratti in scadenza e tutti sono stati rinnovati. In più è stata avviata una collaborazione con tre nuove realtà (i nomi già ufficializzati sono quelli di Better, brand di Lottomatica, e Glen Grant, del Gruppo Campari, ndr). Evidentemente il nostro prodotto vale».
fonte: IlSole24Ore.com
IlSole24Ore in occasione della prima partita del Sei Nazioni persa dall’Italia in casa dell’Inghilterra ha realizzato un report sul business del movimento tricolore e sulla "torta" dei ricavi.
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