L’agenzia stampa mondiale Reuters, con sede a Londra, ha realizzato un “focus” sul fenomeno rugby in Italia.
Secondo l’agenzia britannica la nazionale azzurra guidata da Pierre Berbizier assorbe oggi circa 1/5 dei 18-19 milioni di euro del bilancio federale, con un pool di una ventina di sponsor tra aziende e istituzioni (la Fir preferisce non quantificare il loro contributo), e diritti televisivi gestiti assieme a La7.

Punta di un movimento che conta 55.000 tesserati e deve competere con nazioni ben più blasonate come Inghilterra (1.457.734 tesserati), Irlanda (100.000), Galles (circa 42.000), Francia (212.000), e Scozia (circa 25.000).

Un rugby ormai di professionisti anche in Italia, dove i guadagni restano comunque lontani da quelli delle star del calcio: secondo le cifre Fir, 5.000 euro per la convocazione in azzurro, 10.000 il premio vittoria, una media di 50.000 euro annui per i giocatori del Super 10. Molto più per chi gioca all’estero, sino alle 90.000 sterline lorde (132.000 euro) per chi gioca in Inghilterra, quasi il doppio per le star, come il capitano azzurro Marco Bortolami, che milita nel Gloucester.

fonte: Reuters Italia