(di Daniele Rizzi) – Il settore ticketing, per il Rugby Football Union (organo amministrativo del rugby in Inghilterra), ha contribuito a portare i ricavi della stagione 2018-19 a 213,2 milioni di sterline, con un aumento di 40,8 milioni di sterline rispetto all’anno precedente.

Le entrate del settore ticketing sono aumentate da 29,9 milioni di sterline a 47,6 milioni di sterline (+59% rispetto alla stagione precedente) durante la stagione 2018-19. Il reddito dell’ospitalità e della ristorazione della RFU, invece, è aumentato da 41,2 milioni di sterline a 54,5 milioni di sterline, con un aumento del 32% rispetto alla stagione 2017-18.

L’aumento annuale è dovuto principalmente al maggior numero di partite internazionali organizzate allo stadio londinese di Twickenham dell’Inghilterra del Rugby, con un’ulteriore “Internationals” giocato nel 2018 e un secondo posto ottenuto nel “Sei Nazioni” (torneo più prestigioso di Rugby) rispetto al quinto posto dell’anno precedente.

Durante la stagione internazionale 2018-19, la nazionale inglese di Rugby ha disputato a Londra quattro “Autumn Internationals” contro Sudafrica, Nuova Zelanda, Giappone e Australia, nonché tre partite del “Sei Nazioni” contro Francia, Italia e Scozia. In confronto, la stagione 2017-18, ha visto lo stadio Twickenham ospitare solo tre Autumn Internationals contro Argentina, Australia e Samoa e due partite del Sei Nazioni contro Galles e Irlanda.

L’aumento delle sponsorizzazioni è stato poi un altro fattore chiave nell’incremento delle entrate totali della RFU, con un considerevole +12% su base annua a 32,8 milioni di sterline. Rugby Football Union, di fatto, annovera nel proprio brand portfolio, marchi come Adidas, Guinness, British Airways, Bollinger, Dove, Mitsubishi Motors, IBM, Sky Sports, Virgin Active, Gilbert, Quilter, Canterbury e O₂.