Pallone da rugby più grande del mondo.

Un mese di tempo per entrare nel Record del mondo. Peroni lancia l’idea del pallone da rugby più grande del mondo, da realizzare con le lattine in edizione limitata della birra durante l’ormai imminente 6 Nazioni. Teatro del tentativo sarà ovviamente il Terzo Tempo Peroni Village dello stadio Flaminio, che per l’edizione 2011 del Torneo ospiterà le partite dell’Italia contro l’Irlanda il 5 febbraio, contro il Galles il 26 febbraio e contro la Francia il 12 marzo. Per riuscire ad entrare nel Guiness World Record serviranno 20mila lattine. E servirà ovviamente l’apporto di tutti i tifosi, italiani e stranieri, che raggiungeranno Roma per assistere alle tre partite interne degli azzurri al 6 Nazioni. Una caccia al primato che rientra nello spirito che Peroni, dal 2005 partner ufficiale della Nazionale di rugby, ha ormai sposato visceralmente, tanto da trasformarlo in un vero e proprio messaggio di comunicazione: “Per Noi che il Terzo Tempo unisce”.

Con “Partecipa anche tu, firma la lattina”, tutti saranno coinvolti, tutti potranno sentirsi coinvolti: la lattina di birra Peroni consegnata al desk del record del Flaminio, dovrà infatti essere firmata dai tifosi, che poi potranno ricevere una vera e propria certificazione di partecipazione al primato, dopo che il giudice del Guinness World Record avrà autenticato la struttura. L’iniziativa avrà il suo culmine al Terzo Tempo Peroni Village del Flaminio per l’ultima partita in casa dell’Italia, contro la Francia il 12 marzo. E alla corsa al primato parteciperanno tutti: tifosi, vip, sportivi. La raccolta delle lattine avverrà anche sui treni del rugby che porteranno a Roma i tifosi di tutta Italia.

Sei edizioni a tiratura limitata per il Sei Nazioni. La Limited Edition.

Proprio agli appassionati della palla ovale e del Sei Nazioni, Peroni dedica una Limited Edition che esprime al meglio i valori del Terzo Tempo. I tifosi, principali figure di questo coinvolgente sport, sono i protagonisti raffigurati su lattine e bottiglie.

Ben sei edizioni con i volti dei tifosi simpaticamente truccati dai colori della bandiera del proprio stato su uno sfondo a righe tipico della tradizione rugbistica possono essere ora collezionate dagli amanti della palla ovale e non solo. Una ulteriore celebrazione del rugby e soprattutto dei tifosi, firmata Peroni.

Celebrazione esaltata dal record del mondo, poiché l’istallazione del pallone da rugby più grande del mondo sarà costituita proprio dalle lattine della Limited Edition e quindi dalle facce dei tifosi. Un altro modo per rafforzare l’ormai familiare pay off di Peroni “Per Noi che il terzo tempo unisce”.

La nuova animazione Peroni sul palco del Terzo Tempo Peroni Village: l’Orchestraccia.

A contribuire a far baldoria al Terzo Tempo Peroni Village quest’anno ci sarà l’Orchestraccia, la band nata negli spogliatoi dell’AesseRomArtisti, esplosa sul palco dell’ultimo concertone del primo maggio a San Giovanni e diventata un vero e proprio “cult” in brevissimo tempo, che ripercorre in chiave post-moderna le migliori musiche della canzone popolare romana, da “Tanto pe cantà” a “La società dei magnaccioni”. Gli arrangiamenti originali, estremamente divertenti e coinvolgenti, riescono già dal loro esordio (con il nome AesseRomArtisti, che poi muterà in Orchestraccia, per dividere la squadra dal gruppo musicale) a far ballare e cantare oltre un milione di persone. La formula originale è basata sull’alternanza di attori che recitano monologhi e poesie accompagnati da un sottofondo musicale ritmato a canzoni che scatenano l’entusiasmo del pubblico con canti e balli.

Canzoni alternate sul palco a letture di poesie del belli e del Pascarella, anch’esse reinterpretate dagli artisti, mischiando tradizione e innovazione. La popolarità dei personaggi, il loro affiatamento sul palco, e la formula innovativa li hanno resi in pochi mesi una band culto.

Il cuore della band è composto dai protagonisti della serie tv “Romanzo Criminale”, da Vinicio Marchioni “il Freddo” ad Alessandro Roja “il Dandi”, a Francesco Montanari “il Libanese”. Con loro artisti del calibro di Daniele Liotti e Marco Conidi, Andrea Rivera, Roberto Angelini ed Edoardo Leo. L’orchestra della band è composta da musicisti mobili che possono variare da 5 a 7 elementi, tutti di altissima levatura artistica. La maggior parte di loro, infatti, collabora in maniera continuativa con alcuni tra i maggiori cantautori italiani.