Rugby – Zaia (MinAgricoltura) tuona contro la FIR
Il Veneto, fuori della Celtic league, che voleva dall’Italia due formazioni tricolori per inserirle per la prima volta nell’élite della palla ovale. Tutto corretto se non fosse che le selezioni in gara erano quattro ed è rimasta fuori a sorpresa il Benetton Treviso.
Adesso tutti i politici del Nord-est, quindi di estrazione leghista, tuonano contro la FIR, rea, secondo loro, di aver compiuto un passo scellerato, a favore, tra l’altro, dei "Praetoriani" di Roma (ne fanno parte l’Urc capitolina e la Rugby Roma).
L’eurodeputato bassanese della Lega Nord Mara Bizzotto ha chiesto a nome degli appassionati del Nordest: «I vertici federali vanno azzerati, va fatta pulizia di chi
ha scritto questa ignominia. Sarebbe doveroso che i consiglieri veneti della Fir dessero per primi il buon esempio rassegnando le dimissioni. In Italia non si è mai vista un’ingiustizia sportiva più macroscopica».
Le reazioni continuano ad essere di fuoco il giorno dopo la storica decisione del consiglio federale di cancellare l’area più importante d’Italia dal rugby che conta, scegliendo le candidature di Aironi Viadana-Parma (12 voti), Pretoriani Roma (10) e bocciando quella del
Benetton Treviso (9, come i Duchi di Calvisano).
E’ sceso in campo anche il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia: «Una scelta scellerata. Il
Veneto è regione leader e Benetton un modello di riferimento, una squadra da anni ai massimi livelli. Questa scelta lascia fuori un pezzo di patrimonio dello sport italiano. Vorrà dire che ancora una volta faremo da soli: mi chiedo se il Veneto sarà capace di proporre
al mondo rugbistico internazionale un torneo degno della sua tradizione». Il Partito Nasional Veneto chiede che «il Veneto si stacchi dall’Italia almeno in senso rugbistico, per creare una propria federazione». Un’operazione in stile Galles/Scozia nel Regno Unito.
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