(di Andrea Perolino) – A due settimane dall’inizio dei Mondiali di calcio Adidas può dichiararsi vincitore della partita tra giganti dell’abbigliamento sportivo, superando col punteggio di 12 a 10 il rivale americano Nike. Parliamo, ovviamente, del numero di squadre partecipanti al Mondiale che hanno stretto accordi di sponsorizzazione con l’uno o l’altro marchio. Adidas, che è anche lo sponsor ufficiale del torneo, sponsorizza 12 delle 32 squadre partecipanti, tra cui contendenti forti come Germania e Spagna, insieme ai padroni di casa della Russia. Nike fornirà invece le maglie per 10 nazionali, tra cui Brasile, Francia e Inghilterra.

Come riporta l’agenzia Reuters, tuttavia, il marchio tedesco di abbigliamento si aspetta per questo evento un volume di affari relativamente limitato, situazione dovuta in parte alla stagnante economia del paese ospitante, la Russia: “la Coppa del mondo in Russia ha minori opportunità finanziarie rispetto all’evento in Brasile del 2014”, ha detto all’inizio del mese l’amministratore delegato di Adidas, Kasper Rorsted. “Al contempo, non vediamo l’ora. Sarà un’occasione fantastica per portare il nostro brand su un palcoscenico globale”.

Più nel dettaglio, i Mondiali potrebbero valere per Adidas un incremento di 3-4 punti percentuali sui ricavi del 2018, una prospettiva più contenuta rispetto ad altre occasioni simili in passato. Come ha spiegato Piral Dadhania, analista di RBC Capital Markets, la parte maggiore di questi profitti si sviluppa nelle settimane antecedenti l’evento, quando le maglie vengono vendute ai rivenditori: “qualsiasi incremento di vendite durante o dopo i Mondiali dipende dal percorso delle singole squadre nel corso della competizione”, ha detto Dadhania.

I grandi marchi come Adidas e Nike, nonostante puntino a incrementare le vendite in settori di mercato anche diversi dal football, continuano a trovare nel calcio – e nei Mondiali in particolare – la vetrina di lusso per eccellenza. Basti pensare che Adidas fornisce il pallone della Coppa del mondo dal 1970, ed è in accordo per sponsorizzare l’evento fino al 2030; il marchio tedesco, inoltre, ha annunciato la scorsa settimana il rinnovo della partnership con la Uefa Champions League fino al 2021.