(di Gregorio Scaglioli) – La Rugby World Cup 2019 è stato sicuramente uno degli eventi sportivi di maggior rilievo dell’anno, come testimoniano le cifre raccolte finora: 450mila fans provenienti da tutto il mondo hanno seguito la propria squadra del cuore in Giappone creando un guadagno di circa 3,5 miliardi di euro con un aumento del PIL di 1 miliardo e mezzo anche a causa della creazione di 25mila nuovi posti di lavoro. Lo ha rivelato in un suo speciale (nel numero della domenica) Il Sole 24Ore. 

La manifestazione è iniziata il 20 settembre e comprende 45 partite distribuite negli stadi di 12 città, fino ad arrivare alla finale nel Nissam Stadium di Yokohama; anche le cifre relative ai media sono incoraggianti con un picco di 60 milioni di telespettatori locali nella partita tra Giappone e Scozia con il 50% di share: merito soprattutto delle belle prestazioni della squadra di casa che hanno sicuramente caricato l’ambiente.

Numeri positivi arrivano anche dagli sponsor che, nonostante un ricavo netto ancora inferiore ai 150 milioni di sterline di England 2015, registrano l’aggiunta di aziende giapponesi come Canon e Nec ai nomi già presenti 5 anni fa (Land Rover, Société Générale, DHL, Emirates, MasterCard ed Heineken); questi dati rassicurano gli organizzatori e riflettono il successo di un movimento sportivo molto popolare in Giappone che conta più di 100mila tesserati.