SAMMONTANA E BEACH SOCCER: MATRIMONIO CHE DURA OLTRE 20 ANNI
(di Daniele Bartocci) – Un’azienda completamente made in Italy, che sfida da sempre le multinazionali. Una realtà imprenditoriale solida e dinamica con oltre 60 anni di storia nella produzione di gelato, seconda per quote di mercato tra le multinazionali Unilever (Algid
Due giorni fa presso il Fantini Club, nella suggestiva location della Riviera Romagnola, si è conclusa la 21ima edizione della Sammontana Beach Soccer Cup, uno dei tornei più prestigiosi a livello nazionale a cui partecipano ogni anno vecchie glorie del calcio di serie A e professionisti brasiliani del beach soccer. Anche quest’anno la celebre kermesse sportiva griffata Sammontana – contornata da aperitivi, divertimento e buona musica – ha ottenuto un notevole apprezzamento in termini di afflusso di pubblico e condivisione delle emozioni.
Per l’azienda toscana del gelato si tratta dell’ennesima dimostrazione di lungimiranza imprenditoriale che l’ha condotta, a partire dagli anni Sessanta, a divenire protagonista di eccellenti sponsorizzazioni sportive. Da sempre legata ad Empoli sia a livello economico che sportivo, Sammontana ha sviluppato iniziative di marketing e sponsorship
Stesso obiettivo per il format mediatico del beach soccer italiano, disciplina che anno dopo anno riesce a coinvolgere una crescente platea di appassionati e vari sponsor aziendali che, come Sammontana, intendono innovare la propria “business card tradizionale” sul fronte marketing e comunicazione.
Nato in Brasile e riconosciuto dalla Fifa solamente negli anni Duemila, il beach soccer fu inserito nel 2003 nella struttura della Figc da Alessandro Colombo e il Gruppo Ventaglio per il tramite di VentaClub Events che ne deteneva i diritti in quanto competizione organizzata da privati. Numerosi sono stati i testimonial d’eccezione quali l’ex Milan Daniele Massaro.
Meriti della diffusione del beach soccer nel nostro paese vanno nel contempo a Maurizio Iorio, ex giocatore di Roma e Inter, abile promotore di questa disciplina da oltre un decennio. Le performance del calcio sulla sabbia non sono irrilevanti: se ad esempio si considera che nel 2014-2015 i campionati calcistici italiani hanno prodotto a livello aggregato un fatturato complessivo di oltre 3,5 miliardi di euro, l’incidenza del settore dilettantistico/giovanile (comprendente anche il panorama del beach soccer) è stata di oltre il 25%, traducibile in 913,3 milioni di euro.
Nelle varie competizioni è attiva la Nazionale di beach soccer italiana, gestita dal 2004 dalla Lega Nazionale dilettanti, che sta facendo registrare un rullino di marcia di certo positivo. Il Report Calcio 2018, elaborato dalla Figc in collaborazione con Arel e PWC, mostra infatti come la nostra nazionale di calcio sulla sabbia abbia fatto registrare una % di vittorie del 56,7%.
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ottimo torneo!