Sanges: azionariato diffuso per la gestione diretta dello stadio Arechi
(di Antonio Sanges) – Gestione diretta dello Stadio Arechi, attraverso l’attivazione di un progetto di “azionariato diffuso”, tra tifosi della Salernitana e club granata?
Questo progetto aziendale, unico nel suo genere, potrebbe determinare una convivenza tra cultura sportiva e cultura d’impresa, finalizzato a massimizzare i profitti, e remunerare tifosi e societa’ dell’investimento effettuato.
Per renderlo operativo, si potrebbe ipotizzare la costituzione di una societa’ di capitali composta per il 75% dal club di via Allende, per il 25% da tifosi granata, con relativa rappresentanza di “supporters” nel Consiglio di amministrazione.
La gestione diretta dello Stadio Arechi, risulterebbe finalizzata a soddisfare i seguenti elementi : fonti di ricavo (diversi dai risultati sportivi); diversificazione degli obiettivi dell’azienda sportiva; connotazione di un valido strumento operativo riconosciuto dalla citta’, dal pubblico, dagli sponsor, e dai club di calcio; abbattimento di costi per la gestione dello stadio da parte del club granata.
La “filosofia dell’azionariato diffuso tra tifosi e societa’” riguarda la massimizzazione del potenziale dell’impianto sportivo dell’ Arechi con attivita’ di naming, pubblicita’, attivita’ commerciali, bar, ristoranti, partnership, marketing e merchandising.
La gestione diretta dello stadio deve essere inquadrato in un “nuovo concept di struttura” coinvolta in un contesto piu’ ampio anche urbanistico in grado di far fruire alla collettivita’ sia lo spettacolo sportivo che il contesto sociale della comunita’ di riferimento.
Per realizzare l’idea di stadi aperti tutta la settimana e’ necessario arrichire gli stessi di servizi per il tempo libero, divertimento, cultura, pratica sportiva, in modo da far nascere una struttura attiva , produttiva ed attraente per 365 giorni all’anno.
Grazie alla gestione diretta dello stadio, i tifosi granata, diventerebbero ancor piu’ “attori principali” di un vincente progetto calcistico nella città di Salerno.
Bacino d’utenza, presenze allo stadio, tradizioni e competenze calcistiche, indicano sempre più i tifosi della Salernitana quali “elementi di riferimento per supportare” la programmazione aziendale del “club dell’ippocampo”.
Tifoso granata “aziendalista” che potrebbe essere protagonista della vita societaria, finalizzata a determinare per il club, “nuovi ricavi” e “nuove strategie aziendali”.
Il brand e la maglia della Salernitana costituiscono per i propri tifosi, l’identificazione e la fidelizzazione della squadra del cuore, per tale motivo, gli stessi potrebbero essere coinvolti in stategie di customer satisfaction , marketing e merchandising che la società intenderà attivare.
Tifosi granata, “sostenitori” di un nuovo modello di governance, che in tema di fenomeno sociale, coinvolga direttamente il territorio , le istituzioni, le scuole, le associazioni di categoria.
Tifosi granata “artefici” di un progetto aziendale che determini la pianificazione di investimenti mirati sul territorio, finalizzati a promuovere “turismo sportivo” e relativa crescita economica.
Tifosi di Salerno “promotori” della creazione del “Museo della storia Granata”, volano per “raccontare” la vita calcistica del club, e far riavvicinare ed appassionare sempre più i giovani tifosi alla squadra della Salernitana ( vedasi l’iniziativa attivata dal Milan e dall’Inter)
Tifosi “organizzatori” di un “Villaggio Granata”, (da allestire nella prossimità dello stadio Arechi), dove ogni domenica, prima delle partite casalinghe, si possano organizzare eventi di marketing e merchandising , e nel contempo proiettare le immagini delle partite più significative ed emozionanti degli anni della serie A e B ( vedasi l’iniziativa attivata dalla Sampdoria).
Tifosi granata aziendalisti, per far condividere anche a Salerno, il “principio europeo di azionariato diffuso”
* dottore commercialista ed esperto di tematiche legate allo sport-business
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