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Santanchè (An) in Esclusiva su SportEconomy.it: no agli sponsor pubblici per le società di

Le sponsorizzazioni degli enti pubblici a favore di squadre di calcio non possono essere utilizzate per pagare quota parte degli stipendi dei calciatori. L’on. Daniela Santanchè (AN), intervistata da Sporteconomy.it (vai all’articolo di ieri) , non usa mezzi termini per spiegare la ratio dell’emendamento alla Finanziaria presentato nei giorni scorsi.

Ci sono degli sprechi da parte degli enti pubblici e il caso delle sponsorizzazioni di maglia a favore di grandi club di A e B lo dimostra chiaramente – continua il parlamentare lombardo. Gli enti locali si sono spesso lamentati con il mio partito, o più in generale con il Governo, per la mancanza di risorse…Bene partiamo prima dagli sprechi esistenti. Il primo buon esempio deve arrivare proprio dal calcio, ma è bene sottolineare che l’emendamento non riguarda i piccoli club o le società dilettantistiche, ma solo i club di A e B. La ragione è molto semplice. I contributi delle realtà pubbliche non possono diventare uno strumento finanziario per pagare i calciatori più famosi.

L’emendamento sarà ripresentato entro la fine dell’anno appena la Finanziaria tornerà alla Camera.

Sulla falsariga dell’onorevole di AN è Nino Calarco – direttore de La Gazzetta del Sud.

Intervistato da Sporteconomy.it ha dichiarato: sono perfettamente in sintonia con l’intervento della Santanchè. Il calcio deve essere uno spettacolo che si finanzia da solo. Grazie soprattutto all’intervento degli spettatori. Pur tuttavia l’on Santanchè potrebbe fare un’ulteriore integrazione all’emendamento. Vale a dire potrebbe prevedere che gli enti pubblici possano sponsorizzare anche club di A e B, purchè questi soldi vengano investiti esclusivamente per progetti di formazione e di sviluppo dei vivai giovanili.

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Marcel Vulpis

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