“Dall’audizione odierna ci appare sempre piu’ evidente come la contraffazione sia un fatto sociale a tutto tondo, materia sensibile non solo per le ovvie ricadute economiche, ma anche per quelle che gravano sul mondo del lavoro”. Cosi’ il deputato di Scelta Civica e presidente della commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della Contraffazione, Mario Catania, al termine della plenaria in cui hanno relazionato i procuratori capo della Repubblica presso i tribunali di Firenze e Prato, Giuseppe Creazzo e Antonio Sangermano. “Dalla magistratura toscana – ha aggiunto – ci sono arrivate delle chiare indicazioni sui fronti che e’ necessario rafforzare per un efficace contrasto al fenomeno, primo fra tutti quello della normativa penale, in cui risulterebbe particolarmente vantaggiosa una revisione delle fattispecie. Sara’ cura della commissione riflettere su alcuni interessanti spunti, quali quello del potenziamento del coordinamento internazionale nella lotta alla contraffazione”, assicura l’ex ministro delle Politiche Agricole. “Ho trovato di grande interesse anche i suggerimenti che ci sono arrivati sulla scia della memoria della Procura di Prato sul rogo del primo dicembre 2013, che ha scoperchiato il vastissimo e vigoroso sistema dell’illegalita’ che si cela dietro le attivita’ del distretto tessile della citta’ toscana, gestito ormai quasi interamente dalla comunita’ cinese – sottolinea ancora Catania – non possiamo piu’ non tener conto del fatto che non esiste luogo di lavoro sicuro in cui si fa contraffazione: per colpire l’una dobbiamo intervenire anche sulla filiera del lavoro nero e della clandestinita’”.Negli ultimi giorni la Guardia di Finanza ha sequestrato durante un maxi blitz più di 650 mila capi contraffatti della Juventus, neo campione d’Italia, a conferma di come il mondo della contraffazione sportiva sia tra i più toccati da questa piaga. Ne ha parlato oggi più a livello generale Mario Catania, deputato di Scelta Civica alla Camera dei Deputati.