Scenari: L’industria della sponsorizzazione sportiva non conosce crisi
(di Davide Pollastri) – Registrati ricavi pari a 22 miliardi di euro in Europa e a 6,1 miliardi di dollari negli USA. Tra i tanti settori in crisi, tra cui l’automotive con il recente crollo in Borsa di Stellantis (-14,7%) e Volkswagen, Mercedes e BMW costrette a rivedere al ribasso le stime 2024 – e la metalmeccanica (secondo Il Sole 24 Ore quattro imprese su 10 sarebbero a rischio), c’è un comparto ormai prossimo a tornare ai livelli pre-Covid: è il mercato degli sponsor, che in Italia, con una crescita del 2,5% rispetto al 2022, vale 1,112 miliardi.
Nonostante le difficoltà della Juventus, ancora senza un main sponsor dopo il divorzio da Jeep (che ha contribuito al calo degli introiti da sponsorizzazione per l’intera Serie A, scesi – come rileva l’indagine Sporteconomy Jersey Sponsor Index – a 184,2 milioni di euro, rispetto agli oltre 213 della precedente stagione), il settore della sponsorizzazione sportiva resta florido e in continua evoluzione.
A dirlo sono una serie di ricerche, condotte da importanti agenzie specializzate e riportate dalle più autorevoli testate.
I risultati della prima di queste ricerche, svelati dalla 23ª Indagine Predittiva “Il futuro della sponsorizzazione” realizzata da StageUp in collaborazione con ChainOn, ci dicono che il mercato degli sponsor in Italia è in crescita, con il 2023 chiuso al di sopra delle previsioni (+2,5% rispetto al +1,6% stimato).
Nel dettaglio, nel 2023, l’industria della sponsorizzazione, nel suo complesso (sport, cultura, intrattenimento e sociale), è cresciuta del 2,5% rispetto al 2022 ed il valore degli investimenti ha raggiunto la quota di 1,112 miliardi di euro; in ambito sportivo, nel 2023, gli investimenti hanno raggiunto il valore di 780 milioni di euro, con una crescita, oltre alle previsioni, dell’1,5% rispetto all’anno precedente. La Serie A di calcio si conferma leader assoluto (60,1% di investimenti sul totale), ma sul risultato hanno influito positivamente le accelerazioni della Serie B di Calcio (+12,8%), della Serie A di Basket (+10,7%) e della SuperLega Maschile di Volley (+17%).
La seconda ricerca, effettuata dalla European Sponsorship Association in collaborazione con Nielsen Sports, evidenzia invece una ripresa su scala europea. Dai dati raccolti, emerge che nel vecchio continente l’industria delle sponsorizzazioni ha già recuperato i livelli pre-pandemia, con un volume d’affari complessivo di 30,9 miliardi di euro, di cui il 71% è legato alle sponsorizzazioni sportive. La Germania guida il mercato europeo, generando 5,7 miliardi, seguita dal Regno Unito con 5,13 miliardi. Islanda e Polonia si distinguono inoltre come i mercati a crescita più rapida, registrando un’evoluzione particolarmente significativa rispetto al resto del continente.
L’ultima e più recente analisi, redatta da Amir Somoggi sulla base dei dati raccolti da uno studio di Relo Metrics, rivela che il settore è in salute anche aldilà dell’oceano Atlantico. Le principali leghe statunitensi, infatti, hanno chiuso il 2023 con 6,1 miliardi di dollari di ricavi derivanti dalle sponsorizzazioni, pari al 12% del fatturato complessivo, stimato da Sportico in 49,3 miliardi di dollari. Come sottolineato nell’articolo del Managing Director di Sports Value, una parte significativa di questi ricavi è attribuibile alla decisione di introdurre patch pubblicitarie sulle divise delle franchigie. Questa scelta ha favorito l’ingresso di decine di nuovi partner attratti dall’opportunità di esporre il proprio logo nel panorama dello sport professionistico statunitense e di godere del ritorno economico generato da una tale visibilità.
In conclusione: nonostante il contesto di instabilità e incertezza globale, caratterizzato da conflitti, tensioni politiche e dai problemi economici della Germania (per la quale si prevede una debole ripresa nel 2025 dopo la contrazione di quest’anno), il mercato delle sponsorizzazioni, in particolare quelle sportive, continua a rimanere un settore in salute, capace di attrarre nuovi partner e opportunità.
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