Scende il “sipario” su Sport e Palestre. Nel nuovo DPCM altra stangata per il mondo dello sport italiano
Il nuovo #DPCM del 24 ottobre 2020 illustrato dal premier Giuseppe Conte, poche ore fa, recita testualmente:
“Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport.”.
E’ l’ennesima stangata per il mondo dello sport italiano, che, ancora una volta, ne esce fortemente penalizzato, perché non c’è la consapevolezza della sua dimensione, peso e valore da parte della classe politica (e dell’Esecutivo in particolare).
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