Scommesse – Monito dell’UE alla Francia sul monopolio dei giochi
La Francia dovrà spiegare, nei prossimi due mesi, il suo monopolio con Pari Mutuel Urbain (PMU) e con la Française des jeux (FDJ).
L’Unione Europea, infatti, ha richiesto spiegazioni allo stato transalpino sul monopolio pubblico riguardo i giochi. Lo stato francese ha rifiutato sui campi di calcio (e non solo) di sponsorizzare i siti di “scommesse sportive”. Alcune delle più importanti aziende di betting (come per esempio “Bwin” o “Zeturf”) si sono appellate all’UE per poter ottenere la liberalizzazione del mercato francese in tema di giochi e scommesse on-line.
Secondo Bruxelles la legge francese sui giochi viola l’articolo 49 del Trattato europeo relativo alla “libera prestazione di servizi”. Quest’abuso di potere è stato condannato dalla Commissione Europea per mano del Commissario, Charlie Mc Creevy. L’argomento principale della Francia, invece, per spiegare il suo monopolio è stata la lotta alla criminalità.
I professionisti del mondo dell’ippica francese s’impongono alla decisione europea e, secondo loro, la Francia deve imporsi sulle sue decisioni. La filiera ippica è un pericolo essendo finanziata integralmente dai giochi. La libera concorrenza, secondo gli esperti, sarà una catastrofe per tutta la filiera. In effetti, la Francia si piazza tra i primi paesi per quanto riguarda l’allevamento dei cavalli e le corse. Tutta la filiera si appoggia sulle entrate delle scommesse che non sono versate agli azionisti contrariamente ai bookmaker.
La Germania e il Belgio hanno visto il numero delle loro corse crollare del 36% dopo l’apertura di questi mercati. Per quanto riguarda l’allevamento dei cavalli, questi paesi hanno subito un calo del 40%. Le scommesse online sono la principale causa di questi stati di morosità. Uno dei leader delle scommesse in linea, Chris Bell, direttore di Ladbrokes, ha dichiarato che una corsa ippica al giorno è stata truccata in Inghilterra a causa delle scommesse in gioco. La Francia ha quindi un rinvio di 2 mesi per poter spiegare la sua politica di monopolio Il “grande orale” avrà luogo il 29 ottobre. Dovrà “esaminare” due mesi per provare a far valere i suoi diritti. Se la Francia sbaglia, non avrà di diritto alla sessione di recupero.
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