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Scommesse pazze sui Foxes di Claudio Ranieri

Chi ha resistito, adesso si starà fregando le mani. Sono stati pochissimi i temerari che a inizio stagione avevano puntato sul trionfo del Leicester, ormai a un passo. E a questi pochi coraggiosi, che avevano investito su un evento ritenuto meno probabile dello sbarco degli alieni, (si giocava a 5.000 volte la scommessa), via via che la favola dei the Foxes diventava quasi realtà, i bookmaker hanno proposto pagamenti forfettari.

Per limitare i danni, le sigle di oltremanica hanno offerto a chi aveva puntato sul Leicester un cosiddetto “deal”, un accordo di pagamento anticipato: accontentarsi di un sostanzioso assegno subito, o aspettare la fine della Premier e incassare tutto?

Qualcuno, come ha reso noto la sigla Ladbrokes, ha optato per la transazione immediata: una puntata da 50 sterline piazzata a inizio stagione ne ha fruttate a uno scommettitore inglese ben 72mila (circa 93 mila euro). Quasi un capitale, che sarebbe però potuto diventare ben più cospicuo (250mila sterline, circa 320 mila euro) visto come si sono messe le cose. Un altro scommettitore ha accettato 29mila sterline subito invece di 100mila a fine stagione.

Fino a questo momento, informa Agipronews, la stampa inglese ha riportato solo un caso di “fedelissimo della scommessa”: Leigh Herbert, un falegname di 39 anni che ha puntato appena 5 sterline sul Leicester, ma potrebbe incassarne 25mila a fine campionato. Ne ha rifiutate poco più di tremila subito e per il momento gli eventi gli stanno dando ragione. È rimasto invece a mani vuote uno scommettitore che definire sciagurato è forse poco: a inizio stagione aveva investito mezza sterlina sul trionfo del Leicester, ma subito dopo la prima partita della Premier (vinta peraltro 4-2 dal Leicester) ha optato per il cash-out, una sorta di rimborso della scommessa. Chissà cosa starà pensando adesso che ha scoperto di aver bruciato oltre 2.500 pound.

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Redazione

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