SCONTRO FA-CLUB DI PREMIER PER IL NUMERO MASSIMO DI STRANIERI
(di Matteo Cerasari) – La Federazione inglese vorrebbe ridurre il numero di calciatori non inglesi per aiutare la crescita della Nazionale dei Tre Leoni, indipendentemente dalla Brexit. Opposizione delle squadre di EPL.
Scontro tra la FA e le squadre di Premier League sul numero massimo di calciatori stranieri all’interno delle rose. La federazione infatti vorrebbe ridurre il numero di giocatori non inglesi permessi, passando da 17 a 13. La Football Association pensa a questa rivoluzione indipendentemente dall’effettiva brexit del Regno Unito dall’UE e ha scelto di avanzare questa proposta. Attualmente sono 5 le squadre di Premier ad avere 17 calciatori stranieri nella “rosa”.
I club rigettano l’idea della FA, in quanto sono assolutamente contrari ad una ulteriore riduzione dei calciatori non britannici e l’hanno ribadito con forza in un comunicato ufficiale, nel quale vengono ricordati i recenti risultati delle nazionali inglesi (semifinale a Russia 2018, e vittorie delle under 17 e 20 nei rispettivi Mondiali) , dati che dimostrano l’impegno dei club verso le giovanili.
Nella nota dei club di Premier, quindi, si rafforza l’idea che un restringimento degli stranieri non sia collegato al miglioramento della Nazionale. A sostegno dei club del massimo campionato inglese, oltre al supporto della Lega scozzese e dell’English Football League, sono arrivate anche le parole del ct dell’Inghilterra, Gareth Southgate: “I club di Premier e la FA dovrebbero collaborare per facilitare il salto dei nostri giovani dalle accademies alle prime squadre…È vero che, nelle scorse partite, i calciatori inglesi impiegati sono stati solo il 28%, ma la situazione non migliorerebbe diminuendo il numero di stranieri iscrivibili nelle rose, anche perché una squadra potrebbe comunque schierare 11 stranieri”.
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