SECONDO FOOTBALL BENCHMARK, GLI SPONSOR NEL CALCIO RESISTONO, MA CAMBIERANNO
(di Fabio Sesti) – Il portale specializzato “KPMG Football Benchmark” ha analizzato – sulla base di dati forniti da “Global Data” – le operazioni di sponsorizzazione nel calcio concluse a partire da maggio 2020, cioè dall’inizio della pandemia. Lo studio approfondisce in particolare le due maggiori componenti delle entrate dei club: gli sponsor sulle maglie e gli accordi con gli sponsor tecnici, concentrandosi sui top 5 campionati europei e stilando due distinte classifiche.
Quanto ai primi, si è evidenziato come dall’inizio della pandemia in Europa ci siano state più di 40 nuove partnership, il cui valore sembra essere costante, con una diminuzione media inferiore all’1% rispetto alle ultime offerte pre-pandemia. Si possono osservare sia aumenti che diminuzioni: uno dei maggiori vincitori, secondo il portale, è l’FC Internazionale Milano, che è passata dalla partnership con Pirelli a quella con Socios.com, raddoppiando le entrate. D’altro canto, i rivali locali dell’AC Milan hanno esteso il loro accordo con Emirates a tariffe scontate (il nuovo contratto è circa il 56% del valore del precedente).
Non sorprende che la durata media degli accordi sia diminuita da 2,6 a 1,8 anni, a causa dell’incertezza legata alla pandemia. Il Manchester United si piazza al primo posto della speciale classifica, con il suo accordo con TeamViewer da 65,55 milioni di dollari annuali per cinque anni; alle sue spalle la Juventus, che si è alleata con Jeep per tre anni per un valore annuale di 54,97 milioni di dollari, e il Lipsia, che guadagnerà 39,3 milioni di dollari dall’accordo annuale con RedBull.
Tendenze diverse possono essere estrapolate dagli oltre 30 nuovi accordi con sponsor tecnici. Mentre la durata media dei contratti è scesa da 3,6 a 3,2 anni (un cambiamento più marginale rispetto alle sponsorizzazioni di maglia), il valore medio stimato dei contratti è aumentato di oltre il 10% tra i club che hanno stipulato accordi nuovi o rinnovati. Al primo posto in questa classifica troviamo l’Everton, che ha firmato un contratto di tre anni con Hummel per un valore annuale di 12,24 milioni di dollari, seguito dal Napoli, che ha un accordo annuale con Giorgio Armani per un valore di 9 milioni di dollari, e dal Southampton, anch’esso partner di Hummel (per cinque anni), per un valore annuale di 8 milioni di dollari.
In sintesi, secondo Football Benchmark, la crescita del valore dei contratti di sponsorizzazione della maglia sembra essersi per il momento interrotta, mentre i contratti con i fornitori di kit sono meno influenzati dalla pandemia. Nel complesso, i dati suggeriscono che i ricavi commerciali nella fascia alta del calcio saranno probabilmente resilienti, ma le aziende dei settori più colpiti, come quello aereo, automobilistico o della vendita al dettaglio, potrebbero impiegare un approccio più cauto nelle loro strategie di marketing. Nei prossimi anni, i club e le leghe beneficeranno sempre più degli sviluppi tecnologici – legati anche al coinvolgimento dei tifosi e agli NFT (token non fungibili) – che offrono nuovi flussi di entrate commerciali da capitalizzare.
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