Sesti (Federmoto): Sporteconomy leader fra le agenzie internazionali di sport-business
Sono stato fra i primi, se non addirittura il primo, a credere fortemente nell’agenzia stampa Sporteconomy, che oggi festeggia i suoi primi dieci anni.
Oltre agli auguri di rito, i miei personali e certo quelli di tutta la Federazione Motociclistica Italiana, mi preme sottolineare come raccontare lo sport sia avvincente e straordinario, ma altresì impegnativo. In questi dieci anni Sporteconomy si è costruita credibilità, coerenza e visibilità tali da diventare un chiaro e imprescindibile punto di riferimento sia per il grande pubblico che per gli addetti ai lavori. Sì, perché saper coniugare economia e politica dello sport è mestiere non facile se non hai dietro competenze inappuntabili.
Non a caso è leader fra le agenzie internazionali che si occupano appunto delle delicate tematiche relative allo sport-business.
Dieci anni fa quindi i fondatori, i due giornalisti economici Marcel Vulpis e Massimo Lucchese, hanno avuto il coraggio e la scintilla giusta per anticipare i tempi creando un punto di osservazione che con la chiave economica al centro, in breve tempo ha costruito anche una propria web-tv diventando uno strumento di consultazione per il cruciale settore del Marketing. Non solo, per Sporteconmy parlano le prestigiose collaborazioni con le più importanti testate giornalistiche, con RAI e SKY e la creazione dell’Istituto di Ricerca Sporteconomy in collaborazione con l’Università di Salerno e lo studio di consulenza Sanges.
Insomma un decennio costellato di successi ed iniziative che non hanno mai messo in discussione credibilità e onestà intellettuale. Per noi che nello Sport operiamo con passione e responsabilità, è fondamentale avere strumenti che ci supportino nella promozione delle attività non solo con tempestive notizie ma anche con precise analisi e accurati approfondimenti.
Dieci anni, sono per molti versi trascorsi velocemente anche per noi “motociclistici” che alla Velocità siamo abituati; credo che per Sporteconomy questo non sia certo soltanto un prestigioso traguardo ma una vera e ancora più entusiasmante partenza. Un nuovo start, ancora più stimolante ed avvincente valorizzando lo sport non solo nei suoi immutabili valori umani ma anche per l’importanza che riveste per il tessuto sociale e l’economia di un Paese.
Paolo Sesti (presidente FMI)
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