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Sidigas Scandone: querelle mercato tutta da risolvere

(di Michelangelo Freda) – La Sidigas Scandone (serie A maschile) nell’occhio del ciclone. Poche ore fa la notizia del blocco del mercato per la società di basket irpina per via di un contenzioso aperto con la stessa Federazione (FIP). Attenzione focalizzata sulle spettanze arretrate dovute dalla società alle agenzie di rappresentanza dei giocatori: un lodo è già esecutivo e blocca qualsiasi tesseramento, mentre altri lo potranno diventare nei prossimi giorni.

La Sidigas Scandone, di proprietà di Gianandrea De Cesare, è per ora attiva solo virtualmente sul mercato, non avendo la possibilità di tesserare alcun giocatore in attesa di risolvere il contenzioso con la Federazione Italia Pallacanestro (FIP). Si paventa l’ipotesi di una penalizzazione per la società biancoverde che potrebbe arrivare il giorno 7 dicembre, in occasione del prossimo consiglio federale.

Le spettanze, dovute agli agenti dei giocatori, riguarderebbero il pagamento dei premi promessi ai tesserati per i risultati ottenuti nella scorsa stagione. Non si tratta di cifre irrisorie in quanto la Scandone ha costruito uno schema di stipendi ben definito che prevedeva una base salariale ristretta con la possibilità di allargarla grazie a questi premi. Uno metodo ben oleato che vede la Scandone dar la possibilità ai singoli tesserati di ottenere un’espansione del proprio stipendio tra il 30%/40% in più, ma il tutto è condizionato dai successi ottenuti.

Premi ben definiti, che andavano oltre la normalità dei premi per i successi ottenuti a fine competizione – Traguardo campionato, Final Eight e Champions League – ma che riguardavano anche le vittorie nelle singole gare di campionato. Già in passato Jason Rich aveva fatto notare come la Scandone fosse abituata a questa prassi stipendiale, con le aggravanti di ritardare puntualmente i pagamenti, come un vero e proprio modus operandi che ha lasciato molto perplessi i tifosi irpini. Abatter cassa ci sarebbero anche Bruno FitipaldoDez WellsKyrylo Fesenko e Marteen Leunen, altri quattro giocatori che dopo esser andati via dall’Irpinia tramite i loro procuratori hanno deciso di far valere le proprie posizioni per ricevere quanto è stato pattuito con la società biancoverde.

Tanti i ricorsi contro il sodalizio biancoverde che ne avevano minato la credibilità gia nel passato, basti ricordare: Burlacu, Sakellariou, Dylewicz, Lauwers, Omar Thomas, Hardy, Ron Slay, Warren, Pancotto, Dean, Lakovic, Ivanov, l’ex coach Tucci e gli agenti Bailey, Zoli, Butler, Raznatovic, Comellini. Le ultime battaglie perse al Bat la scorsa primavera sotto canestro. A spuntarla sia Anosike che Linton Johnson.

La società, per dovere di cronaca, fa sapere che il problema verrà risolto in tempi rapidi, ma è da sottolineare come questo atteggiamento venga perpetrato sistematicamente da 6 anni, con una società che si riduce sempre all’ultimo nel soddisfare le richieste pattuite con i singoli giocatori.

 

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