SkeetGp analizza il mondo dei motori. La 1a puntata dell’inchiesta sul mondo Dorna
Nelle ultime settimane è stato lanciato nel mondo dell’informazione, legata ai motori, un nuovo portale (www.skeetgp.com), che intende raccontare le due e le quattro ruote con un nuovo stile, puntando alla “lettura” della realtà, con l’occhio di chi intende approfondire e non fermarsi alle “veline” o ai meri comunicati stampa aziendali.
Da qui il lancio di “SkeetGp”, che parte, ad esempio, con una serie di puntate dedicate al mondo di Dorna Sports.
L’inchiesta di SkeetGP sul business delle società “vicine” o in area Dorna fornitrici di servizi. Il caso ExternPro. (1a puntata)
Sarà la crisi, sarà la “spending review”, che ha colpito, in questi ultimi 8 anni, tutto il mondo, incluso quello dello show-biz, a partire da quello sportivo (ed incluso quello motoristico), ma, ormai, se parliamo di Motomondiale tutto passa per Dorna, la struttura plenipotenziaria, che gestisce tutto il Circus delle due ruote (dalla Moto3 passando per la Moto2 fino alla classe regina: la MotoGP).
Un esempio? Sicuramente l’annoso tema dei motori della Moto2. Ma andiamo per gradi e partiamo dall’inizio. Un po’ per abbassare i costi dei team, un po’ per fare tutto in casa, un po’, soprattutto, per governare i processi (dalla A alla Z), nel marzo del 2010, Dorna Sports attraverso il suo ceo, Carmelo Ezpeleta, annuncia che la Geo Technology, factory svizzera, gestita da Osamu Goto, ingegnere e disegnatore di Honda e Ferrari in F1, si sarebbe occupata della preparazione e mantenimento dei nuovi motori 600cc Moto2.
Motori di fatto uguali per tutti i team iscritti alla “classe di mezzo” e sorteggiati per non favorire nessuno. Il motore ha una potenza di 140 cavalli e viene revisionato ogni tre gare (circa 1.500 km). Deriva da quello della Honda CBR 600RR e viene perfino “sigillato”, per far in modo, tra l’altro, che le squadre non possano modificarlo ed evitare quindi manomissioni.
Nel 2013, però arriva il primo cambiamento strutturale. Geo Technology non si occuperà più della revisione dei motori della Moto2. E dopo appena tre anni, l’azienda svizzera diretta da Goto, lascia, di fatto, la gestione tecnica dei motori della Moto2, passando il testimone ad una realtà (si legge già nelle cronache del tempo) “più vicina alla Dorna”, localizzata all’interno del parco tecnologico del Motor di Aragon ad Alcaniz (Spagna).
La società in questione è la EXTERNPRO SL che sta lavorando a braccetto con la Honda (fino alla stagione 2018, poi è attesa la nuova casa britannica Triumph) per lo sviluppo del motore a quattro cilindri della CBR 600 RR, considerato comunque nell’ambiente ormai “obsoleto” (tant’è che la stessa Triumph nel 2019 si presenterà con un propulsore tricilindrico di nuova generazione da 750cc, in grado di sviluppare una potenza da 160 cavalli).
Ogni motore si legge nel contratto è revisionato tre volte e poi sostituito da uno nuovo (dal 2016, sempre la ExternPro, diventa responsabile del rinnovo dei componenti e due tecnici della società iberica vengono spediti, per controllare la regolarità del processo, in occasione di ogni prova del motomondiale). (per continuare a leggere questo articolo clicca qui) – 1a puntata
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