(di Marcel Vulpis) Nel silenzio più assoluto, al di là di qualche comunicato CONI o SKY, si avvicinano i giochi olimpici invernali di Sochi, una steppa russa desolata e desolante, dove il premier Vladimir Putin, scommette post Olimpiade, che gli stessi russi faranno a gara pure di comprarsi una casa in montagna o pur di farci le vacanze d’estate. E in questo silenzio a cinque cerchi, smosso da una sbruffata legata alla polemica sugli atleti o non atleti gay e sullo sterminio, quello sì reale, dei cani randagi di Sochi, arriva come da tradizione il “vaticinio” di Sports Illustrated sul medagliere dei diversi paesi (incluso l’Italicum selezione azzurra), come se la conquista o meno di medaglie, magari del metallo più pregiato, fosse un segno inequivocabile che sappiamo tutti sciare o fare bob in Italia (anche perchè degli impianti di Torino2006 non se ne sa più nulla e forse è anche meglio non approfondire). Abbiamo così ripreso un articolo di Massimo Brignolo, manager nella vita e blogger per passione, che ha analizzato chi vincerà (se mai ci fosse o ci sarà un vincente) questi Giochi “inutili” in un territorio lontano da Dio e dagli uomini. Il tutto condito da un mare di canali Sky dedicati ai giochi invernali, che detto inter nos, sono l’ultimo pensiero “televisivo” degli italiani, più indaffarati a pagare mini-imu o il canone della RAI (con “mora”), pena i sigilli del tubo catodico.