SPECIALE CALCIOMERCATO: LA LIGA NON HA SPESO TROPPO
(di Andrea Ranaldo) – Inizia l’anno zero per La Liga: dopo nove anni, il campionato iberico deve dire addio al dualismo Messi-Cristiano Ronaldo, e gli occhi del mondo, per una volta, spostano le proprie attenzioni verso altri lidi.
È stato un mercato poco “faraonico” quello spagnolo, soprattutto rispetto agli standard a cui ci aveva abituato: “soltanto” 898 milioni di uscite, contro i 757 milioni di entrate, per un passivo limitato a 140 milioni di euro.
A stupire, è stato soprattutto il Real Madrid, che, dopo aver conquistato 4 Champions League in 5 anni, di cui 3 consecutive, e aver ceduto per 105 milioni di euro Cristiano Ronaldo alla Juventus, si trovava di fronte a un bivio: poteva o sostituire il più grande giocatore del mondo con un altro “fenomeno” – si erano fatti i nomi di Hazard, Neymar e Mbappé -, oppure sacrificare diverse pedine d’esperienza, come ad esempio Marcelo e Modric, per dare vita a un nuovo progetto tecnico. Alla fine, non è accaduto nulla di tutto questo: le Merengues si sono limitate a un mercato “di contorno”, con gli arrivi del portiere belga Courtois per 35 milioni, del centrocampista brasiliano, 18enne, Vinicius per 45 milioni, del terzino destro Odriozola per 25 milioni, e dell’attaccante canterano Mariano Díaz, rientrato alla base dopo una profittevole esperienza all’Olympique Lione. Basteranno alla fine per sopperire alla partenza di CR7?
Lo stesso giudizio non si può riservare ai rivali storici del Barcellona, che, persa la classe cristallina di Iniesta, trasferitosi in Giappone, ha puntato su due centrocampisti “box to box” come Arthur (dal Gremio, valutato 31 milioni), e Arturo Vidal (dal Bayern Monaco, affare “low cost” da 18 milioni). Completano il quadro il difensore centrale, ex Siviglia, Lenglet (36 milioni), e soprattutto Malcom (41 milioni), ala destra messasi in mostra con la maglia del Bordeaux e vero e proprio oggetto del desiderio del calciomercato internazionale: il brasiliano è salito agli onori della cronaca soprattutto per il suo clamoroso dietrofront dopo che i profili social di Roma e Bordeaux avevano annunciato l’accordo per il suo trasferimento nella città capitolina. Atteso in Italia per sostenere le visite mediche, Malcom non è mai atterrato nella Capitale: una situazione di mercato che ricorda il caso Berbatov del 2012, quando il bulgaro sembrava prima diretto verso la Fiorentina, poi “strappato” alla viola dalla Juventus, e che infine approdò in Inghilterra sposando il progetto del Fulham.
Il ruolo di terzo incomodo sarà ancora una volta recitato dall’Atletico Madrid: la squadra di Simeone, uscita vincitrice dal derby col Real di Supercoppa Europea, ha aggiunto alla solidità e alla “garra” della rosa il dribbling funambolico di Thomas Lemar, neo-campione del mondo con la Francia, prelevato dal Monaco per la cifra monstre di 70 milioni di euro, la spinta del terzino Arias (dal PSV per 11 milioni), i centimetri del giovane mediano Rodri (dal Villarreal per 20 milioni) e il senso del gol di Kalinic, centravanti croato che, dopo la brutta parentesi al Milan e l’increscioso episodio in nazionale, che ne ha causato l’esclusione a Mondiale in corso, cerca la sua personale rivincita.
Bene anche il Valencia, ultima squadra spagnola qualificatasi per la Champions League e prossima avversaria della Juventus: la società ha rinnovato il proprio parco attaccanti con il centravanti Gameiro, prelevato per 16 milioni dall’Atletico Madrid, e con il belga Batshuayi, arrivato in prestito oneroso dal Chelsea, e ha riscattato sia Guedes, dal PSG per 40 milioni, che gli ex Inter Murillo (12 milioni) e Kondogbia (25 milioni). Per un italiano che esce, ce n’è un altro che entra: dopo 18 mesi lascia la Spagna, Simone Zaza, accasatosi al Torino, e arriva alla “corte” di mister Marcelino Cristiano Piccini, terzino destro, scuola Fiorentina, da diverse stagioni protagonista all’estero, prima al Betis Siviglia, e, più di recente, allo Sporting Lisbona.
Da non sottovalutare proprio il mercato del Betis, che punta a diventare la prima squadra di Siviglia: l’inizio di stagione non è stato tra i più brillanti – sconfitta casalinga contro il Levante e pari esterno con l’Alaves -, ma gli arrivi di William Carvalho dallo Sporting Lisbona, e soprattutto di Lo Celso dal Paris Saint Germain, garantiscono qualità e quantità in mezzo al campo. Per la cronaca il Betis Siviglia sarà avversario del Milan nella prossima edizione della Europa League.
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