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SPECIALE CALCIOMERCATO: VELOCITA’ RIDOTTA PER LA LIGUE 1 FRANCESE

(di Andrea Ranaldo) – Nonostante la Francia sia appena salita sul tetto del mondo (in Russia), conquistando il secondo Mondiale della sua storia, il campionato francese stenta a catturare l’interesse dei grandi campioni, attratti esclusivamente dai petroldollari del Paris Saint Germain.

Quest’anno, tuttavia, la squadra parigina è stata, per tutta l’estate, sotto la lente d’ingrandimento dell’UEFA e, dopo la faraonica campagna acquisti della scorsa stagione, che ha portato all’ombra della Tour Eiffel Neymar e Mbappé, ha dovuto limitare gli investimenti per non violare il Fair Play Finanziario (FPF) e incorrere in pesanti sanzioni.

Non stupisce, quindi, che, dopo diverse stagioni, il bilancio complessivo del mercato francese sia in attivo: le entrate ammontano a 880 milioni, mentre le uscite si fermano a 593 milioni, per un attivo di 286 milioni di euro, che certifica, una volta di più, il ruolo di “campionato venditore” quando mancano i movimenti dalla capitale.

Dicevamo, appunto, del PSG, che, dopo 5 titoli nazionali in 6 anni, punta al bersaglio grosso chiamato Champions League. Un’ambizione comune con il più importante acquisto di questa estate, Gigi Buffon: l’ex capitano della Juventus ha sfiorato in diverse circostanze il trionfo europeo, ed è ora chiamato all’ennesima stagione ai massimi livelli della sua straordinaria carriera. Si giocherà il posto con Areola, giovane portiere della nazionale francese, su cui il club punta per il futuro, mentre l’arrivo di Buffon ha convinto Trapp, altro numero 1 dall’indiscusso valore, a optare per il prestito in patria, all’Eintracht di Francoforte. Di fatto, il mercato del PSG si conclude qui, se si esclude il pesante investimento per Kehrer, difensore centrale tedesco prelevato dallo Schalke 04 per 37 milioni, l’acquisto last minute, per 14 milioni, del terzino sinistro Bernat dal Bayern Monaco, e la promozione in prima squadra di diversi giovani di belle speranze, su tutti il figlio d’arte Timothy Weah, secondogenito del campione ex Milan e PSG, oggi Presidente della Liberia.

Tra le società più attive figura il Monaco: la squadra del Principato ha letteralmente rivoluzionato la propria “rosa”, cedendo pezzi da novanta come Lemar, Fabinho, Moutinho, Ghezzal, Meité e Keita, che hanno portato nelle casse oltre 180 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 135 per il riscatto di Mbappé ad opera del PSG. Parte del “tesoretto” è stata reinvestita su giovani come Golovin (30 milioni), Henrichs (20 milioni), Geubbels (ala 16enne, 20 miloni), Aholou (14 milioni) e Barreca (10 milioni), e sul talento, purtroppo discontinuo, del 29enne Chadli, prelevato dal West Bromwich Albion per 12 milioni.

Altra sqaaudra che potrebbe impensierire il PSG è l’Olympique Marsiglia: la squadra allenata da Garcia ha rinforzato il centrocampo con l’olandese Strootman(25 milioni), ex giallorosso esploso a Roma proprio sotto la guida del tecnico francese. Completano una rosa, già di per sé competitiva, il difensore centrale Caleta-Car (19 milioni), messosi in luce, lo scorso anno, con la maglia del RB Salisburgo, l’ala offensiva Radonjic (12 milioni), e il terzino sinistro Amavi (10 milioni), che torna in patria dopo l’esperienza all’Aston Villa.

Di tutto altro tenore le campagne trasferimenti di Bordeaux e Olympique Lione (OL), altre grandi del calcio transalpino: entrambe le società si sono rese protagoniste, soprattutto in “uscita”, con un bilancio finale che parla di +50 milioni per i Girondini – a pesare è la cessione di Malcom al Barcellona per 41 milioni -, e addirittura +75 milioni per i rossoblù lionesi.

 

 

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