Speciale Giochi2016 – Lula fa il miracolo per Rio de Janeiro
Miracolo Lula. Dopo il Mondiale di calcio del 2014 il presidente del Brasile conquista anche i Giochi estivi del 2016. Una vittoria a sorpresa sulla super favorita Chicago, eliminata al primo turno di votazioni, nonostante la presenza della coppia Barack-Michelle Obama.
Per il Brasile si apre una stagione di investimenti pari a 180 miliardi di euro (gran parte legati all’urbanistica e alle infrastrutture). Una cifra che potrà cambiare radicalmente il volto di una nazione. L’80% degli impianti verde-oro è già pronto e il Governo ha previsto di stanziare fondi pubblici per 477.22 milioni di euro. Serviranno a tenere bassi i prezzi dei biglietti in un Paese, dove il livello dei salari non è ancora elevato.
Così come è avvenuto già ad Atene2004, inoltre, una parte degli atleti, dirigenti e addetti ai lavori (circa 8 mila persone) verrà alloggiato su navi da crociera. Il resto della “famiglia” olimpica (40 mila unità) all’interno del villaggio olimpico.
Rio de Janeiro ha capito di aver vinto subito dopo l’eliminazione di Chicago, seguita a pochi minuti di distanza da Tokyo. Madrid è andata anche oltre le più rosee aspettative (poteva contare sull’immagine del re Juan Carlos, ex olimpionico, e di una impiantistica già pronta a sette anni dall’evento), ma era molto difficile che il Comitato internazionale olimpico assegnasse per la quarta volta consecutiva all’Europa un evento a cinque cerchi (dopo Vancouver2010, Londra2012 e Sochi2014).
La vittoria di Rio de Janeiro produrrà degli effetti positivi anche per l’Italia. Il nostro Paese ha fatto il tifo, fino all’ultimo, per la proposta verde-oro. E’ il semaforo verde per una nuova candidatura in vista dei Giochi del 2020, dopo la sconfitta contro Atene per l’assegnazione dell’Olimpiade estiva del 2004.
Organizzare un evento olimpico è considerato un grande affare economico, con investimenti infrastrutturali non inferiori ai 2.89 miliardi di euro. Pechino, ultima edizione dei Giochi, ha incassato 1.20 miliardi di euro dai diritti televisivi, 611.03 mln di euro dagli sponsor, 103 mln dalla biglietteria, 68.96 mln di euro dal merchandising (fonte: Cio).
La crescita dei ricavi è un toccasana anche per i 206 comitati olimpici nazionali, beneficiati in termini di revenue nella misura del 92%, la parte residua finisce nelle casse del Comitato internazionale.
Per una città che festeggia (Rio) ce n’è un’altra (Chicago) scioccata dal verdetto di ieri a Copenhagen, dove si sono riuniti i 106 membri del Cio. La metropoli americana aveva dalla sua l’immagine del presidente Obama, ma soprattutto la forza del budget più ricco (2.6 mld di euro) e della novità della copertura assicurativa a tutela dell’intera operazione.
Una formula, che, per la prima volta, veniva adottata da un Bid olimpico per garantire la buona riuscita dell’evento. Una copertura di oltre 700 mln di euro stipulata legandosi a un pool di importanti imprese assicurative a carattere internazionale. Alla fine non è stata sufficiente per vincere. Il Cio ha preferito sposare l’innovazione e i nuovi mercati, come appunto il Brasile e il continente sudamericano.
fonte: ItaliaOggi
Il presidente del Brasile Ignacio da Silva Lula ha compiuto ieri a Copenhagen un vero e proprio miracolo. Ha vinto l’assegnazione olimpica dei Giochi estivi del 2016, stracciando i rivali di Chicago (favoriti da parte di tutti alla vigilia della 121ima assemblea del CIO).
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