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Ricerca StageUp.com: in Italia sponsor in crescita nonostante la crisi economica

(di Marcel Andrè Vulpis) – In Italia, nel 2022, gli investimenti in sponsorship sono cresciuti dell’8,2%, raggiungendo quota 1,085 miliardi di euro. Nell’anno in corso, nonostante la congiuntura economica non espansiva e le forti incertezze legate alla guerra in Ucraina, si prevede un ulteriore rimbalzo pari al +1,6%, il tutto sospinto dai “mondi” della cultura, della musica e del sociale. Ci vorranno, però, tempi lunghi (almeno 3 anni) per ritornare ai livelli di mercato pre-pandemici.
Questa “fotografia” è ben rappresentata dai dati pubblicati nella 22ima indagine predittiva Il Futuro della Sponsorizzazione realizzata da StageUp (in collaborazione con ChainOn). La ricerca dell’istituto bolognese (nella foto in primo piano il fondatore Giovanni Palazzi) misura, di anno in anno, lo stato di salute del mercato delle sponsorship (a livello nazionale).

I trend nel comparto sport

Lo sport ha raccolto il 71% degli investimenti nel 2022 (768 milioni di euro), ma è cresciuto appena del 2,1%. Su questo risultato hanno pesato l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di calcio e una raccolta legata alle Olimpiadi 2026 al di sotto delle attese.
Leader per raccolta è, anche una volta, la Serie A, che intercetta il 61% degli investimenti, seguita dalla massima serie de basket, dalla Serie B (calcio) e dalla prima divisione di volley maschile. Da un punto vista geografico gli investimenti si concentrano per il 70% al Nord.
Nel 2023 è prevista una sostanziale stabilità della spesa nello sport (-0,5%), per motivazioni sia esogene al mercato (come la difficile congiuntura economica che ha colpito, in modo particolare, alcuni settori tradizionalmente big spender a partire dall’automotive) che endogene. Tra cui un livello d’accesso ai top club calcistici ritenuta, per certi versi, eccessiva, senza poi considerare l’aggravarsi della crisi dello sport di base.

La crisi dello sport di base                    

La ricerca 2022 mette in forte risalto la crisi delle società sportive di base. I dati evidenziano, rispetto un 2019, una contrazione dei ricavi da sponsorizzazioni del 70%, nonostante i provvedimenti governativi sul credito d’imposta del 50% sugli investimenti nel 2022 (come peraltro già negli anni 2020 e 2021). A questo dato, già di per sé indicativo, si unisce la contrazione delle entrate per corsi sportivi. Istat stima che nel 2021 solo il 12,7% delle famiglie residenti in Italia (3 milioni 300 mila) ha sostenuto spese per attività sportive (erano il 22,9% nel 2019). Si prevede che, in assenza di interventi di accompagnamento da parte del Governo e delle Regioni, 20.000 società sportive, il 23% del totale, chiudano o ridimensionino l’attività.

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Marcel Andre Vulpis

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