Sponsor tecnici: tanto “made in Italy” in Serie A
Dopo una pausa brevissima, la Serie A è pronta a diventare nuovamente protagonista dei fine settimana calcistici italiani. Vediamo con quali sponsor scenderanno in campo le 20 squadre impegnate nel massimo campionato italiano di calcio.
Un mercato da oltre 100 milioni di euro per le sponsorizzazioni
Conclusasi la stagione calcistica 2019/2020 con l’assegnazione dei titoli di tutte le competizioni nazionali e internazionali, le squadre non hanno nemmeno avuto il tempo di festeggiare e rilassarsi prima di ricominciare. Il calendario di Serie A, che sarà infatti fittissimo già da settembre, si concluderà il 23 maggio e prevede una sosta natalizia dal 23 dicembre al 3 gennaio. E quando riparte il campionato, c’è la solita attesa per vedere le divise di tutte le squadre: c’è chi ha cambiato sponsor, chi lo ha rinnovato e chi le maglie le produce da sé. Il massimo campionato italiano vede spesso un netto divario economico fra Nord e Sud e questo è riscontrabile anche per ciò che concerne gli sponsor tecnici. Degli oltre 100 milioni di euro relativi al business delle divise ufficiali, i club del Nord posseggono oltre il 60% del totale: la Juventus, oltre che considerata favorita anche l’anno prossimo dagli esperti di quote scommesse calcio per la vittoria finale, ha un contratto di 51 milioni con Adidas fino al 2027, poi c’è il Milan forte dei 15 milioni con Puma fino al 2023 e l’Inter di Conte, “vestita” da Nike con un contratto da 10 milioni di euro attivo fino al 2024. La prima squadra del sud ad apparire in classifica è il Napoli di De Laurentiis, con gli 8 milioni di euro incassati dall’accordo con la Kappa.
La “geografia” degli sponsor tecnici in Serie A
Più della metà delle squadre della Serie A hanno scelto sponsor tecnici italiani. Partiamo con le neopromosse, Benevento, Crotone e Spezia: per le prime due si tratta di un gradito e pronto ritorno in massima serie, mentre per lo Spezia sarà esordio assoluto. Il Benevento indosserà divise con sponsor Kappa, il Crotone si farà vestire da Zeus, per i liguri sarà la Acerbis ad avere l’onore di produrre le maglie per il primo storico campionato di Serie A degli spezzini. Proprio il marchio Kappa è il secondo in assoluto più presente in Serie A. Oltre ad aver stipulato una collaborazione con la Fiorentina, che abbandonerà dunque Le Coq Sportif, il brand italiano con sede a Torino campeggerà quest’anno su ben quattro divise oltre ai “viola”: Benevento, Genoa e Napoli. Ma in assoluto il brand più presente sulle maglie delle squadre italiane di Serie A è Macron, altra azienda italiana, la cui sede è a Bologna. Il marchio italiano avrà l’onore di vestire ben cinque club: Bologna, Hellas Verona, Lazio, Sampdoria e Udinese. C’è dunque tanto “made in Italy” per le divise del campionato che sta per iniziare: su 20 club partecipanti in Serie A, sono ben 12 quelli che hanno scelto un marchio italiano, oltre alle già citate Kappa di Torino, Macron di Bologna, c’è poi l’Erreà di Parma e la Zeus nata in provincia di Napoli.
C’è poi il caso particolare del Lecce, che anche se retrocesso l’anno scorso e non partecipante al campionato di Serie A 2020/2021 ha però creato un precedente nel mondo del calcio, auto producendo le proprie divise creando il logo M908
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