Sport – Diritti Tv: pericolo blocco nell’Ue. In arrivo una rivoluzione degli accordi?
Il parere giuridico, reso noto ieri, ha avuto oggi una vasta eco. Il Wall Street Journal, con un articolo in prima pagina, puntualizza che, secondo la legislazione dell’Unione europea, che istituisce un mercato unico per beni e servizi, i broadcaster sarebbero quindi costretti a praticare lo stesso prezzo in tutta l’Unione e questo potrebbe anche portare le organizzazioni che vendono diritti sportivi ad un blocco in tutta l’Ue, spiega il quotidiano, citando fonti legali. Se dunque la Corte di giustizia europea del Lussemburgo dovesse seguire il parere dell’avvocato generale, si creerebbe una situazione che potrebbe avere ripercussioni serie sugli introiti dei diritti televisivi per i grandi avvenimenti sportivi. Le emittenti televisive ” non potrebbero essere piu’ in grado di lavorare sui mercati lucrativi”, spiega al Wsj un avvocato sportivo londinese.
Aspre critiche al parere giuridico sono arrivate dalla Lega di calcio inglese: ”La Corte ha il compito di rafforzare la legge, non di cambiarla”. Di parere contrario i tifosi che, attraverso l’associazione dei consumatori, hanno applaudito l’opinione della Corte per il suo impatto potenziale sui prezzi delle pay-tv e per aver mandato un forte segnale che l’attuale differenziazione territoriale dei contratti e’ contraria alla legge europea.
Di effetto rivoluzionario, se la Corte dovesse pronunciarsi seguendo quanto osservato dall’avvocato generale, parla anche l’europarlamentare inglese Stephen Hughes. ”Questo caso – ha osservato – puo’ avere lo stesso impatto della sentenza Bosman, portando le squadre di calcio inglesi a rivedere il loro modello economico. E i club non potranno atteggiarsi da vittime. Potranno acquistare delle star come Torres, ma magari non piu’ per 60 milioni di euro…”.
L’avvocato generale della Corte Ue, Juliane Kokott, ha dichiarato che le emittenti televisive non possono impedire agli spettatori del Regno Unito di assistere a un incontro di calcio della Premier League con decoder o schede meno care di societa’ straniere perche’ questo e’ contrario al diritto comunitario. Questo potrebbe portare ad una rivoluzione nei diritti Tv della Comunità europea.
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