A spiegarne il motivo é il presidente nazionale del Csi, Massimo Achini:
“Abbiamo accolto l’invito del presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ad
eseguire l’inno nazionale prima di ogni incontro. Ed abbiamo rilanciato con
fantasia e creatività. Per questo nelle novemila gare che andremo a disputare,
l’arbitro leggerà negli spogliatoi la “formazione” della Costituzione”.

I direttori di gara, infatti, andranno a leggere
una sintesi dei principi fondamentali della carta costituzionale per richiamare
l’attenzione dei ragazzi sul significato della ricorrenza unitaria, e dei valori
che ne conseguono. Per la ricorrenza nazionale il Csi ha inoltre varato un
pacchetto di iniziative al cui interno comitati e società sportive potranno
attingere per festeggiare:   all’ingresso in campo, uno dei due
capitani impugnerà il Tricolore; quindi l’inno nazionale da cantare con bandiere
italiane che adorneranno il campo e gli spogliatoi. I giocatori, volendo,
potranno inoltre stringere al braccio una fascia verde, bianca e rossa, e,
possibilità forse ancor più gradita ai giovani, quella di giocare con il viso
dipinto con i colori nazionali.

“Siamo convinti – conclude Achini – che lo sport
sia strumento prezioso per vivere i valori della vita ed anche per esprimere una
dimensione di cittadinanza attiva. Per questo festeggiare l’Italia, nelle
novemila partite che il Csi disputa in ogni week end è bello, significativo e
naturale”.