Sport invernali aperti a tutti. Il sistema montagna al lavoro per definire le linee guida richieste dal DPCM 24 ottobre
(di Claudia Giordani) – Con l’inverno alle porte servono regole chiare per aprire le piste a tutti gli appassionati e ai turisti, non solo agli atleti riconosciuti di interesse nazionale nelle discipline della neve che sono considerate ormai “non di contatto”. Così afferma il DPCM del 24 ottobre che ha imposto, da oggi la, chiusura fino al 24 novembre degli impianti di risalita in tutte le località. Lasciando però margine di lavoro proprio per “l’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome validate dal Comitato tecnico- scientifico, rivolte ad evitare aggregazione di persone e in genere, assembramenti.”
E il sistema montagna sta già studiando come definirle al meglio. In prima fila nello sforzo comune, che vede insieme le Regioni e l’Anef, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, la Federazione Italiana Sport Invernali e il Presidente Flavio Roda, che ha rinnovato la sua determinazione a sostenere il ruolo dell’attività sportiva in montagna dal punto di vista non solo sportivo. “Il mondo degli sport invernali garantisce lavoro a centinaia di migliaia di persone con un indotto notevole sul Pil del Paese e deve tornare aperto a tutti. La Federazione e gli altri attori del comparto montano sono al lavoro per predisporre un documento comune da sottoporre quanto prima all’attenzione del CTS. ”Obiettivo primario fare chiarezza sul rispetto delle regole per garantire la massima sicurezza il prima possibile, in modo da prospettare maggiori certezze sull’avvio tradizionale della stagione. Che intanto però perde il suo primo appuntamento a Modena con la fiera Skipass il luogo d’incontro per il turismo e gli sport di montagna. Edizione fortemente e coraggiosamente voluta, ma purtroppo annullata. Tante le opportunità e le novità già in programma che non approfitteranno del piacevole e interessante contesto, costretto a rinunciare anche se ormai quasi pronto a pochi giorni dall’evento. Tra questi l’annuncio dell’Atleta dell’Anno Fisi che verrà comunque rivelato venerdi 30 ottobre. In lizza le finaliste Federica Brignone e Dorothea Wierer.
Nel frattempo, a livello internazionale si guarda al futuro, soprattutto a quello olimpico. Proseguono le aperture dei siti delle gare sia a Tokio 2020 che a Beijing 2022 e procede la fase di programmazione di MilanoCortina 2026, nella quale s’inserisce la firma recente di due protocolli d’intesa da parte della Fondazione con Confindustria Lombardia, Confindustria Veneto, Assolombarda, Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Belluno Dolomiti.
I protocolli, in vigore fino a luglio 2026, stabiliscono una collaborazione finalizzata a diffondere e promuovere le opportunità derivanti dalla partecipazione alle selezioni di prodotti, servizi e forniture indette dalla Fondazione per assicurare un’efficiente ed efficace riuscita dell’evento olimpico. “Ho sempre sostenuto che la sinergia tra i territori fosse una delle chiavi vincenti dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 – ha spiegato Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione – questi protocolli d’intesa con le due Confindustrie di Lombardia e Veneto rappresentano una conferma di quanto il mondo imprenditoriale sia al fianco di questo grande progetto innovativo e sostenibile che può rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo”.
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