Collocata ad un prezzo di 14 dollari per azione (al di sotto del range previsto di 16-20 dollari), non è mai andata oltre questo “pricing”. L’aspetto positivo è quello di aver assicurato al management dei Red Devils una raccolta di 233 milioni di dollari (100 milioni meno del previsto – questo è bene ricordarlo). Servirà a ridurre l’enorme indebitamento creato da Malcolm Glazer, dopo il suo ingresso come azionista di maggioranza (nel 2005 per circa 1,47 miliardi di euro).  

Nonostante ciò l’Ipo è stata da record per una società di calcio (collocando appena il 2% dei titoli) e il Manchester è valutato adesso in 2,3 miliardi di euro. La valutazione più elevata per un football brand internazionale. 

Quotarsi in Borsa a New York non è sempre un affare. Ne sa qualcosa Mark Zuckerberg e il titolo Facebook (che ha deluso fortemente gli analisti di settore). Identica sorte per il Manchester United, alla ricerca di “liquidità” sul mercato per rilanciarsi in ambito internazionale.