MONDIALE SUDAFRICA 2010

Sport&Affari – Il Business del Mondiale di calcio SudAfrica2010

  Il Mondiale di calcio è il più grande evento sportivo a livellop planetario. Per immagine solo l’Olimpiade estiva riesce a tenergli testa. Più 200 milioni di persone sparse in 200 Paesi hanno seguito lo scorso 4 dicembre le immagini, provenienti da Città del Capo, del sorteggio dei gironi di SudAfrica 2010, 19ima edizione del Mondiale di calcio. L’evento a marchio Fifa si caratterizza per una serie di record. Il valore globale del business della Coppa del Mondo è superiore ai 3 miliardi di euro, per due terzi coperti dalla mano pubblica, per il restante terzo dai contributi privati. Al termine della manifestazione la crescita economica dello stato africano sarà pari a 5 miliardi di euro, senza considerare i 65 mld stanziati per implementare tutte le infrastrutture pubbliche. Il fiore all’occhiello è l’impiantistica sportiva. La metà degli stadi sono nuovi e, al termine della competizione, si stimano più di 1,3 miliardi di euro di investimenti.

L’ufficio del turismo prevede che 1,5 milioni di turisti visiterà il Paese per la prima volta e che circa 400 mila persone acquisteranno almeno un biglietto di gara. 

Diritti tv (in Germania, precedente edizione, l’audience cumulativa è stata di 3,5 mld di contatti) e sponsorizzazioni saranno le due principali fonti di ricavi del Saloc (il Comitato organizzatore locale). Se sul terreno televisivo sono ancora molti gli accordi strategici da firmare (si prevede il superamento del tetto di 1,3 mld di euro), in ambito sponsorizzativo il budget è molto vicino a quanto previsto dal comitato organizzatore. Più di un miliardo di euro arriverà direttamente dagli sponsor globali della Fifa.

Tra gli investitori principali di SudAfrica2010 vi sono, per esempio, Coca Cola, Adidas (fornitore del pallone di gioco e delle divise delle terne arbitrali), Hyundai, Visa, Sony ed Emirates (alla seconda presenza consecutiva dopo Germania 2006). A queste aziende si affiancheranno diversi sponsor nazionali  e altri sei partner inseriti nel format “sponsor Fifa world cup” (il colosso indiano Satyam, Mtn, Budweiser, Castrol, McDonald’s e Continental). Fino a oggi hanno già firmato colossi sudafricani del calibro di Telkom SA (più di 26 mln di euro) e First national bank (35 mln di euro). Quest’ultima ha anche acquisito i naming rights dell’Ellis Park (uno degli stadi del Mondiale) per 2,5 milioni di euro annui. Vi si affiancano, inoltre, Neoafrica (consulenza nel settore IT), Prasa (compagnia di trasporti pubblici) e Bp Africa (idrocarburi).

“Le principali marche di abbigliamento sportivo si contenderanno lo scettro dello sportswear e del footwear, utilizzando SudAfrica2010 come volano per le vendite su scala internazionale”, ha spiegato a Sport&Finanza, Roberto Ghiretti, uno dei maggiori esperti italiani di sports-marketing. “Adidas parte con un vantaggio considerevole. E’ partner Fifa dal 1970 per la fornitura del pallone da gara e delle divise delle terne arbitrali (oltre che del personale di staff, ndr), ma Nike con 9 team nazionali (anche se la casa tedesca ne può vantare ben 12) è lì a un passo. Puma, eterno terzo incomodo, in questa lotta al vertice, vestirà sette squadre di cui quattro africane (solo SudAfrica e Nigeria le sono sfuggite). Importante anche il ruolo di Umbro, gruppo Nike, a supporto dell’Inghilterra. Se Beckham e compagni dovessero vincere il trofeo farebbe schizzare alle stelle il fatturato della casa della doppia losanga”.

Un’ulteriore area di ricavi è quella della biglietteria, con prezzi compresi tra 13 e 600 euro. La Fifa metterà in vendita circa 3 milioni di tagliandi. Un milione è destinato esclusivamente al mercato locale e ai supporter dei Bafana-Bafana, così come vengono chiamati i calciatori della Nazionale sudafricana, un ulteriore milione ai fan delle altre 31 selezioni. L’ultimo milione di biglietti sarà gestito dal Saloc e dalla Fifa, che, a sua volta, li utilizzerà per gli ospiti degli sponsor.

Uno dei punti di debolezza della manifestazione, per la prima volta in terra africana, è la sicurezza. Per l’occasione il Governo metterà in campo 45 mila agenti e un budget per l’ordine pubblico pari a 4,5 mld di euro. Città come Durban, Pretoria o la stessa Johannesburg, infatti, sono ancora tormentate dagli scontri tra gang, spesso dedite a sequestri-lampo di turisti o lavoratori occidentali. 

 

 

 

Al termine dell’evento calcistico un Paese profondamente cambiato: 65 mld di investimenti in infratrutture. Nella precedente edizione l’audience globale dell’evento è stato di 3.5 miliardi di contatti tv. Il Mondiale di calcio SudAfrica2010 è la 19ima rassegna a marchio Fifa. Il business globale è stimato in 3 miliardi di euro.

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