Serie A - Serie B

Sport&Affari – La sentenza del Watford influenzerà il mercato dell’Udinese?

Anche nella stessa Watford, dove si respira un’aria mista di preoccupazione e entusiasmo per i risultati, c’è chi si chiede se quello che sta accadendo non sta andando a distruggere il vero vanto del club: l’Academy. In Inghilterra, per chi non lo sapesse, ogni club ha una sua prerogativa. Chi si ricorda il noioso Arsenal di Graham, poi vincitore del campionato all’ultimo minuto dell’ultima gara di campionato nel 1989, ricorderà anche che quella squadra era detta noiosa perché i 4 difensori in linea, capitanati dall’allora avinazzato Tony Adamas (6 mesi di carcere per guida in stato di ubriachezza, altro che Italia), alzavano contemporaneamente la mano destra ad ogni pallone dubbio, voltandosi verso il segnalinee con sguardo minaccioso. Il poverino il più delle volte ci cascava.

 

Il calcio inglese avrà mille difetti, ma ha regole, anche non scritte, che servono a tramandare le tradizioni del football: perché, secondo voi, la moviola non sarà ammessa almeno nei prossimi 30 anni?

Tornando all’attualità, gli 11 mesi inflitti al Watford dove ogni mossa di mercato verrà vagliata dalla FA, da più di qualcuno è vista come un modo per fare una regola che non c’è. Il messaggio che si vorrebbe far passare è: “tu fai della politica dei prestiti  la tua fortuna? Bene ci pensiamo noi a dirti se puoi”. Questo in attesa di una decisione della Uefa, che tra Quatar, Blatter, Fairplay finanziario per ora ha accantonato la cosa, ma non archiviata. Anche perché la potente FA insisterà, previo evitare che qualche Arabo non faccia lo stesso con club della stessa categoria, semplicemente usando prestanome come presidenti. Legale sì, almeno fino a quando non ci sarà la regola.

Ma l’attualità ancora più stretta riguarda i giocatori in prestito: questa sentenza non favorisce di certo l’Udinese, semmai avesse avuto l’idea di riportare a Udine Vydra e Battocchio. La FA, con tutta probabilità cercherà di favorire la cessione definitiva in Inghilterra, come del resto era nei programmi e nelle parole di Gino Pozzo. Solo qualche mese fa diceva che chi andava via da Udine era per farlo definitivamente. Solo che in Inghilterra i modi per aggirare le regole, anche se legali, non piacciono, per cui Pozzo dovrà vendere a Pozzo un suo giocatore. La domanda è: la FA permetterà nella stessa finestra di mercato di venderlo magari a una big pronta a offrire molti soldi? Insomma la sentenza va letta attentamente: il Watford, l’Udinese , i Pozzo sono pedine di un gioco che va oltre. Va verso un calcio che sta cambiando e che qualcuno teme venga stravolto da magnati, più che da imprenditori.

La sentenza, anzi l’embargo, inflitto dalla commissione disciplinare verso il Watford per molti (ma non per tutti), Oltremanica è visto  come un “danger!” verso i Pozzo, da tempo sotto la lente della potente FA per il loro modo di fare mercato. Legale, ma secondo alcuni (vedi allenatore del Crystal Palace) non etico e comunque un mercato che favorisce una holding con molti giocatori da giostrare, diversamente da chi se la deve cavare con quello che ha. (fonte: www.udineseblog.it)

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Marcel Vulpis

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