Sport&Affari – La torta veneta dei Giochi del 2020 vale 15 mld di euro
«Collegando l’Expo 2015 a Milano alla candidatura per le Olimpiadi del 2020, si creerebbe un legame per interventi ultradecennali che potrebbero essere un volano economico importante per il Quadrante di Tessera ma anche per tutta l’area metropolitana che da Venezia va a Treviso e Padova, consolidandola a partire dalle funzioni». Michele Mognato, nuovo vicesindaco di Venezia, ne è certo. La partita da 15 miliardi di euro che candida Venezia a città delle Olimpiadi del 2020, vede il suo «cuore» nel Quadrante di Tessera, la città nuova da costruire vicino all’aeroporto di Tessera.
Il via libera della Regione alla variante urbanistica è arrivato nei giorni scorsi e ora il Consiglio comunale deve approvare e reinviare in Regione entro 3 mesi il provvedimento. Obiettivo, la realizzazione del nuovo stadio e della nuova sede del Casinò municipale di terraferma in 375 mila metri quadri di terreni che da agricoli diventano edificabili con destinazione ad Attività Economiche Varie(Aev). Secondo l’accordo dell’aprile 2008 tra Comune, Regione e Save sarà possibile costruire 750 mila metri cubi di cemento a destinazione commerciale, direzionale e ricettiva dove troverà posto anche la nuova sede del Casinò. Lo stadio sarà realizzato al di là della bretella autostradale, al centro di un villaggio dello sport e del divertimento con una arena spettacoli, un palazzetto dello Sport, attività commerciali, di ricettività e servizi su 335 mila metri cubi. Una operazione che complessivamente riguarda 1 milione e 100 mila metri cubi con un giro d’affari da capogiro.
fonte: NuovaVenezia.gelocal.it
Il Quadrante di Tessera e la città nuova da costruire vicino all’aeroporto sono i due progetti più importanti collegati all’idea di portare i Giochi del 2020 a Venezia.
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