SportIndustry presenta i quattro stadi più ecocompatibili al mondo
L’errore più grossolano che si possa fare è sottovalutare la portata gestionale ed energetica di uno stadio, come anche le sue reali possibilità di utilizzo a conclusione dell’evento che l’ha visto nascere (o ristrutturare).Oggi qualcosa sta cambiando. È infatti cresciuta, a livello globale, l’attenzione dei progettisti verso l’impiego di tecnologie per la realizzazione di uno stadio il più possibile econostenibile, adeguato alle reali esigenze del luogo che lo ospita e con costi gestionali più “abbordabili”.Portavoci di questo cambiamento, i 4 stadi che vi presentiamo in questo articolo, accomunati dalla volontà di contenimento delle spese non solo energetiche, ma anche manutentive e gestionali. Per stadi ogni giorno più sostenibili.Gli stadi sono, per loro natura, strutture altamente complesse, con necessità energetiche particolarmente elevate e costi di gestione e manutenzione che fanno molto presto a lievitare in modo incontrollato. Nella progettazione degli stadi, soprattutto quando essi sono destinati a ospitare grandi eventi sportivi, in grado di richiamare spettatori da tutto il mondo (come nel caso dei Mondiali di calcio, delle Olimpiadi o del Super Bowl), sta maturando una nuova tendenza, nata dalla necessità di poter contare su strutture all’avanguardia dal punto di vista energetico. SportIndustry ha presentato un report su 4 case history dedicate al tema dell’ecosostenibilità nel mondo dell’impiantistica sportiva.
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