Sport&Politica – Il “nuovo” Coni di Petrucci
Alla fine ha vinto Gianni Petrucci, come tutti, ormai, si aspettavano da tempo.
La poltrona del Coni, per i prossimi quattro anni, è sua e nessuno gliela potrà togliere (anche se è l’ultimo mandato di una lunga carriera dirigenziale). Il numero uno del governo dello sport non solo ha vinto, ma non ha più oppositori. L’ultimo, Franco Chimenti (presidente Federgolf), è stato praticamente doppiato: 24 voti contro le 55 preferenze di Petrucci.
La giunta, poi, è costituita esclusivamente da “uomini” dell’attuale presidente con l’aggiunta di Giovanni Malagò (presidente del Mondiale di nuoto), da sempre considerato un personaggio trasversale sotto il profilo politico.
L’aspetto positivo di questa elezione è che, ormai, lo sport è in mano a un unico soggetto, quindi, le strategie future potranno essere (almeno sulla carta) rapide per il bene dell’intero movimento. Quello negativo, che fa da contraltare, è che non esiste più una vera opposizione. Chi ha cercato di farlo (è il caso di Chimenti) non è riuscito a trovare la giusta rappresentatività; chi ha messo in mezzo la politica (vedi il senatore Paolo Barelli) è rimasto “scottato”, perché non ha considerato in tempo i rapporti strettissimi che Petrucci ha da sempre con l’ex democristiano Gianni Letta (il consigliere del premier Silvio Berlusconi).
Il presidente del Coni non è un uomo di centro-destra, semmai di centro (visto che è in quota all’Udc di Pierferdinando Casini), ma per raggiungere il traguardo del quarto mandato consecutivo ha chiesto aiuto proprio all’amico Letta. Missione riuscita anche perché la candidatura di Barelli è stata subito ritirata e a quel punto i giochi per la poltrona del Coni erano decisi in un solo senso. Per Chimenti la soddisfazione di aver fatto sbarramento allo strapotere del presidente del Coni, che ha messo insieme 55 “grandi elettori” su 79. Praticamente un esercito di pretoriani che lo hanno scortato fino al quarto mandato.
Questi, in sintesi, i nomi dei membri eletti in giunta per il prossimo quadriennio olimpico: per il settore “tecnici” Eddy Ottoz, per gli “atleti” Antonio Rossi e Giovanna Trillini, per i dirigenti Giancarlo Abete (il più votato con 47 preferenze), Riccardo Agabio, Francesco Arese, Renato Di Rocco, Carlo Magri, Manuela Di Centa e Giovanni Malaga, per gli “enti di promozione sportiva” Massimo Achini, per i “comitati regionali” Marcello Marchioni, per i “comitati provinciali” Michele Barbone.
La giunta Coni, che si è riunita subito dopo l’elezione, ha confermato all’unanimità Raffaele Pagnozzi segretario generale e come vice-presidenti Riccardo Agabio (vicario) e Luca Pancalli.
Vince Gianni Petrucci per 55 voti a 24. Più che doppiato nelle elezioni per la presidenza/giunta del Coni (fino al 2013) il presidente della Federgolf Franco Chimenti.
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