Sport&Politica – Intervista a Giovanni Morzenti sul futuro della FISI (2)
4) Come si evolverà il rapporto tra atleti e federazione sul terreno dei ricavi commerciali. Molti atleti azzurri lamentano di dover ristornare parte dei propri ricavi alla FISI. Una pratica che non tutte le federazioni portano avanti. Qual è la sua posizione al riguardo?
Il Consiglio federale, in accordo con i gruppi sportivi militari che hanno iscritti nei loro club la maggior parte degli atleti di punta sono arrivati alla definizione di un “Regolamento atleti” che prevede i diritti e i doveri dell’atleta come prevede i diritti e i doveri della Fisi. Negli anni passati, gli atleti – che hanno lo status di dilettanti – lasciavano nelle casse federali il 30% dei proventi delle loro sponsorizzazioni, cosa che ora non avviene più. Io credo che si possa trovare una forma di collaborazione fra gli atleti di punta che la Federazione ha contribuito a costruire finanziando allenamenti, staff tecnici e ski-men. Affronteremo il discorso con gli atleti al termine della stagione e sono sicuro che troveremo un punto d’incontro. Del resto, anche nazioni come l’Austria, la Svizzera e la Francia adottano gli stessi misure.
5) Il 2009 sarà un anno difficile per l’intero comparto dello sport sul terreno dei ricavi commerciali. Che tipo di correttivi vuole apportare in seno alla FISI per contenere la crisi e che tipo di nuove attività vuole lanciare per rispondere con energia alla stessa?
La Fisi è il testimonial ideale per tutto il mondo dell’economia di montagna che vive e prospera grazie all’indotto generato dalla pratica degli sport invernali: un settore economico cospicuo che occupa decine di migliaia di persone e genera un gettito importante per le casse dello Stato. La filiera economica del reparto montano va dai produttori di attrezzi per la pratica sportiva, agli alberghi, ai ristoranti, agli impianti di risalita e per l’innevamento artificiale, e così via.
In realtà, pur in un periodo di grave crisi internazionale quale quello che l’Italia e tutto il mondo sta vivendo, le copiose nevicate di questo inizio di stagione hanno portato molti turisti in montagna e la visibilità garantita dai successi degli azzurri sui campi di gara di tutto il mondo hanno fatto aumentare la voglia di sci agli appassionati e non. Io credo che le stazioni invernali avranno un inverno positivo. Non per questo non bisogna impegnarsi per avvicinare nuovi appassionati al mondo della neve. La Fisi, infatti, è impegnata in un progetto che mira a portare i bimbi di tutta Italia gratuitamente in montagna. E’ un progetto di ampio respiro e molto ambizioso che tende a potenziare anche la base dei tesserati Fisi: il tesserato è garantito da una copertura assicurativa di primo livello che è di fondamentale importanza, e in più ottiene una serie di vantaggi (dagli sconti presso gli Autogrill, al Telepass e molti altri) che gli permettono in poco tempo di abbattere il costo di 27 euro della tessera.Seconda parte dell’intervista a Giovanni Morzenti, presidente della Federazione italiana sport invernali (FISI).
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