“New deal” della regione Sardegna a livello di investimenti in sponsorship sportive. Non basterà, infatti, giocare in un massimo
campionato (come nel caso del Cagliari calcio) per poter contare su contributi economici della regione a statuto speciale.

Nella scorsa stagione l’amministrazione sarda aveva erogato 9,6 mln di euro a favore di 55 realtà sportive del territorio, con in testa proprio il Cagliari calcio (riceveva circa 1,6 mln di euro annui). Quest’anno la giunta regionale, che si riunirà la prossima settimana, ha deciso che il numero delle realtà sovvenzionate non muterà, mentre sarà differente il sistema di valutazione dei criteri di erogazione.

Verrà, inoltre, ridotto il budget globale: non oltre il tetto dei 7 mln di euro. Fino ad oggi, spiegano in regione, il 70% dei finanziamenti (sulla base della L.17/99) veniva erogato in base ad una serie di parametri sportivi ed un 30% sulla base di valutazioni “discrezionali”.

Nella prossima delibera, operativa tra poche ore, l’80% del budget finanziato verrà erogato esclusivamente a strutture che sappiano
valorizzare gli atleti del vivaio giovanile e che partecipino a campionati giovanili/federali. Oltre a ciò verranno esaminate anche il numero di gare di campionato effettuate da ogni società e il costo di iscrizione al campionato di categoria. La quota discrezionale verrà ridotta, pertanto, dal 30 al 20%. Sempre in regione sottolineano come si voglia introdurre criteri trasparenti e/o
blindati, ma soprattutto puntare su operazioni di sponsorship sportive a carattere sociale (come elemento di aggregazione nell’aree più depresse della Sardegna).

Il marchio “Terra Sarda” , infine, utilizzato da tutte e 55 le realtà sportive sarde sponsorizzate dalla regione potrebbe essere modificato nei prossimi anni. E’ una delle nuove ipotesi allo
studio della giunta Soru (uscito da Tiscali per occuparsi del nuovo impegno in campo politico).