Sport&Politica – Macalli spara a zero sulla mala gestione del calcio italiano
"Quest’anno sarà un disastro per le iscrizioni ai campionati". Non ha usato mezzi termini il presidente della neonata LegaPro, Mario Macalli, in occasione della presentazione del nuovo pallone unico della Lega prodotto dalla Umbro, per spiegare la difficile situazione in cui versano molte società della ex Lega di serie C italiana.
A margine dell’evento di Coverciano Macalli ha spiegato: "Due delle 90 aventi diritto di prima e seconda divisione (ex C1 e C2) sicuramente non si sono iscritte: si tratta di Martina e Castelnuovo Garfagnana. Un’altra decina invece sono a rischio, in attesa delle decisioni della Covisoc. E tante altre hanno chiesto lo spostamento delle scadenze".
Una situazione molto complicata, dunque, e la colpa per Macalli è da imputare soprattutto al comportamento di alcuni dirigenti: "Devo tirare le orecchie a certi presidenti – ha aggiunto – che conducono le società in modo opposto alle loro aziende. Per esempio, continuano a spendere per aumentare le rose, andando contro la riforma che le vuole diminuire e poi si ritrovano con problemi economici".
Anche i presidenti delle società neo promosse in serie B finiscono nel mirino del presidente di Lega: "Non vogliono pagare la mutualità a noi, mentre quando erano con noi si lamentavano che quelli della A e della B non volevano pagare. Non è scritto da nessuna parte che non possano retrocedere e tornare di nuovo da noi, poi li vorrò rivedere".
Duro j’accuse di Mario Macalli, presidente della rinnovata Lega Pro, sulla mala gestione del calcio italiano che non riesce ancora a trovare un suo punto di bilancio. A conferma di questa tesi i tanti club di C che rischiano quest’anno di rimanere esclusi dal prossimo campionato, per problemi finanziari e per i paletti imposti a breve dalla Covisoc.
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